Per la diga di Vetto spunta l'ipotesi anche di un impianto di produzione di energia idroelettrica.
"Abbiamo chiesto che ci sia un controllo affinché le dimensioni minime della diga di Vetto, oggi allo studio, siano in grado consentire la presenza di un impianto idroelettrico, quindi oltre allo sfruttamento per fini idrici civili e agricoli, anche la produzione di energia".
I deputati emiliani di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci e Tommaso Foti hanno presentato, il 29 luglio in aula alla Camera, un ordine del giorno al decreto legge Infrastrutture, che è stato accolto dal ministero dei Trasporti.
"Uno sfruttamento dell'energia idroelettrica – conclude - necessita di una dimensione dell'invaso in grado di garantirne il funzionamento tutto l'anno, quindi di almeno di 100 milioni di metri cubi, come già previsto nell'opera cantierizzata nel 1989. Questi 35 anni persi non possono far perdere di vista la doppia utilità, idrica ed elettrica, che dovrà avere questa diga che finalmente si è deciso di realizzare".
