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A Castelnovo l’evento internazionale sui diritti umani e la pace Tonalestate

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L’edizione 2024 di Tonalestate – Summer University, quest’anno è ospitato a Castelnovo dal 7 al 9 agosto. Un evento di portata internazionale che quest’anno vede la collaborazione e il patrocinio del Comune di Castelnovo. Collaborano anche il Comune di Casina, l’Unione montana dell’Appennino, il Comune di Carpineti, il Parco nazionale dell’Appennino, la Regione Emilia-Romagna, il Teatro Bismantova e Credem.

Il tema posto nel 2024 è racchiuso dal titolo e dall’immagine simbolo dell’evento: “Le temp vaincu? Tutto è bevuto! Tutto è mangiato! Niente più da dire”. Una condizione che trasmette ansia, in particolare ai giovani, come lascia intendere il dipinto “L’uomo disperato”, autoritratto di Gustave Courbet, scelta per l’edizione di quest’anno.

Tonalestate è un’associazione culturale internazionale che organizza, ogni anno, in Italia un evento rivolto agli studenti universitari e delle scuole medie superiori, ai loro docenti, educatori e formatori e a tutte le persone interessate ad affrontare culturalmente la realtà nel rispetto dei diritti umani, della giustizia e della pace in tutto il mondo. Le passate edizioni si sono sempre svolte in territorio alpino, da cui il nome dell’evento, ed è quindi la prima volta che l’iniziativa arriva in Emilia-Romagna e a Castelnovo Monti.

Hanno detto

Spiegano gli organizzatori: “Com’è il nostro tempo e come lo vogliamo guardare, giudicare e vivere nella sua inevitabilità? È evidente che è un tempo in cui le guerre – quelle grandi che occupano le pagine dei giornali e quelle più private eppure anch’esse gravi e dolorose – rendono tristemente scheletrico un panorama nel quale miseria e fame abitano gomito a gomito con ricchezze esorbitanti, mentre sole e pioggia continuano a cadere inesorabilmente tanto sui giusti come sugli ingiusti. Tempo di solitudine negativa e priva di soccorso, il nostro è dunque un tempo giunto al fondo di un abisso da cui è impossibile uscire, sebbene non manchino esempi meravigliosi di solidarietà che, per parafrasare Campana, potrebbero accompagnarci a incontrare la “divina semplicità”? Questo mondo, dominato dalla globalizzazione del male, riusciamo talvolta a vederlo “piccolo e leggero”, grazie alle mani e al cuore di chi vive con l’incantevole prospettiva che ci immette nell’eterno?”.

Domande a cui si cercherà di dare alcune risposte durante le giornate del festival, che vedranno la partecipazione di grandi personalità culturali, politiche e scientifiche che arriveranno da tutto il mondo.

Aggiunge il sindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari: “Per prima cosa vogliamo ringraziare gli organizzatori di Tonalestate per aver scelto Castelnovo e il nostro Appennino come teatro della 25^ edizione. Una scelta che racconta la forza invisibile delle radici di questo progetto che nasce dal pensiero, dalle idee e dalle azioni del professor Giovanni Riva, e che oggi ci porta il mondo, qui da noi, in tutta la sua vitale complessità. Sarà credo un'occasione altissima per misurarsi con temi di portata universale e di stridente, a tratti anche preoccupante attualità, ma che siano i giovani a esserne coinvolti,  a cercare insieme ai loro maestri possibili risposte, per vivere davvero questo tempo "fuori di sesto", e non semplicemente consumarlo, credo sia la cifra che ci aiuta a sperare e costruire un tempo nuovo, una dimensione umana e creatrice, dove gli esseri viventi possano dialogare e riconoscersi, come parti essenziali di un tutto. Il programma della tre giorni è di livello assoluto, non vediamo l'ora di accogliervi e metterci in ascolto”.

Il Programma

Il 7 agosto, al mattino dalle 9.30 al Teatro Bismantova il convegno sarà aperto dall’introduzione di Elena Lanzoni, presidente di Tonalestate, con i saluti e messaggi delle autorità presenti. Alle 10.15 interverrà Eletta Paola Leoni, direttrice del centro studi di Tonalestate. Alle 10.45 parlerà François Hartog, direttore di studi emerito nella École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, sul tema “I tempi dell’Antropocene”.
Alle 11.30 sarà il momento di Gian Piero Siroli, Fisico subnucleare che insegna presso il Dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Bologna e svolge attività di ricerca presso il CERN di Ginevra: “Tempo umano e tempo delle macchine” il titolo del suo intervento. La sessione mattutina sarà conclusa dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, che parlerà del tema “Il tempo: rischio o chance?”.
Nel pomeriggio alle ore 16 Giorgio Fornoni, reporter free lance, parlerà di come “la storia si ripete”. Poi alle 17 interverrà Umberto Curi, professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Padova, sul tema “Dimensioni del tempo”. Dalle ore ore 17.45 è prevista una tavola rotonda moderata da Anna Maria Cavalletti, dottoranda presso l’Université Paris Cité, ricercatrice del Centro Studi Tonalestate, con la partecipazione di Hartog, Siroli e Curi. A concludere il pomeriggio, alle 18.30, sarà Soumaila Diawara, poeta e scrittore migrante, su “La speranza in cammino”.
In serata alle 21.30 il teatro ospiterà un Concerto di musica classica, con il Duo Svitlana Melnyk (soprano) e Daria Malakhova (pianoforte); Nicole Pedroni (arpa); duo Giacomo Galvani (flauto) e Francesco Bergonzani (chitarra), allievi del Conservatorio “Peri-Merulo” di Reggio Emilia e Castelnovo Monti.
Giovedì 8 agosto, dalle 9.30 sempre al teatro Bismantova interverrà Moshé Lewin, Gran Rabbino e vicepresidente della Conference des Rabbins Européen: “Tra solitudine e solidarietà: la sfida del nostro tempo nel dialogo interreligioso” il titolo del suo intervento. A seguire, nella costruzione di un importante dialogo interreligioso, parlerà Ghaleb Bencheikh, presidente della Fondation de l’Islam de France, sul tema “Liberati dal tempo, vivi il momento”. Seung Chul Kim, membro del Nanzan Institute for Religion and Culture, parlerà invece di  “Cristianità in dialogo con il Buddismo Zen”.
Sima’an Jaraisi, vice Parroco Melkita a Nazaret e Cappellano dello Scout Cattolico in Israele, interverrà invece su come “Si può vivere insieme”. Claudio Maria Celli, presidente emerito del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, concluderà la mattinata.
Il pomeriggio vedrà un cambio di location: ci si sposterà al Centro don Bosco, in via della Pieve 5, sempre a Castelnovo, dove dalle 16 ci sarà la tavola rotonda moderata da Angela Volpe, docente alla facoltà di Global Liberal Studies all’Università Nanzan di Nagoya e ricercatore del Centro Studi di Tonalestate, con la partecipazione di Lewin, Bencheikh, Chul Kim e Jaraisi.
Poi dalle 17.15 un secondo momento di confronto moderato da Pietro Vecchi, lettore presso la Major in Architecture and Interior Design della Aichi Shukutoku University e ricercatore del Centro Studi Tonalestate, con la partecipazione di Jean Tonglet, volontario del movimento Atd Quarto Mondo, Pietro Bartolo, medico a Lampedusa, Michiko Kono, volontaria di pace a Hiroshima e testimone diretta dell’esplosione della bomba nucleare nel 1945.
La serata vedrà un evento musicale in piazza IV Novembre, a Casina: “Flor Y Canto”, con Donatella Caruso (voce), Rodolfo Hernandez (chitarra e voce) Maida Ochoa (chitarra e voce), Luis Carlos Orellana (violino) e Pietro Vecchi (chitarra e voce).
Ultima giornata di incontri il 9 agosto, e si tornerà al Teatro Bismantova: alle 9.30 Gian Guido Folloni, giornalista professionista ed ex ministro della Repubblica nel 1998 e 1999, parlerà del tema “Il silenzio dell’Europa, perché c’è e come liberarsene”. Seguirà l’intervento di Peter Kuznick, Professore di Storia e Direttore del Nuclear Studies Institute all’American University di Washington: “Sessanta anni fa i Rolling Stones cantavano “Time Is On My Side”: è ancora vero nel mondo odierno dotato di armi nucleari?”. Tommaso Greco, professore di Filosofia del Diritto all’Università di Pisa, parlerà a seguire de “La giustizia nel tempo”, e Vincenzo Viva, Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Albano, interverrà sul tema “Kairós: vivere il tempo da cristiani. Sfide educative nella comunità ecclesiale di oggi”.
Nel pomeriggio sarà la volta di Ila Patnaik, economista ed ex consigliere economico principale del Governo indiano, che parlerà dell'emergere dell'India: crescita, demografia e ruolo dello Stato.
Dalle 16.45 una tavola rotonda moderata da Nicolò Ferrari, docente di Storia, Filosofia, Etica e Politiche pubbliche presso la Escuela Superior de Economía y Negocios (ESEN) e ricercatore del Centro Studi Tonalestate, vedrà confrontarsi Folloni, Kuznick, Greco e Patnaik.
A seguire Anwar Abu Eisheh, già Ministro della Cultura dell’Autorità Palestinese e professore di Diritto alla Al Quds University di Hebron, interverrà su “Il tempo dovrebbe essere lasciato al tempo? L’esempio della Palestina”.
Seguiranno le conclusioni delle tre giornate di Festival. In serata sempre in teatro l’evento musicale “Síocháin – music for peace”, con Nodlaig Ni Bhrollaig (arpa), Affraic Brophy (violino) e Paul Gillespie (Uileann Pipes e violoncello).