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è un componente del Consiglio di Municipalità

Minacciò il vicino con un fucile: le accuse del gruppo Vivere Ventasso

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E’ polemica a Ventasso dopo che i consiglieri comunali Luca Cecchi, Emiliano Pedrini del gruppo "Vivere Ventasso” e il capogruppo Paolo Bargiacchi, hanno reso pubblico che “un componente del Consiglio di Municipalità per la lista voluta e collegata alla maggioranza del Comune, presidente dell'Uso Civico locale e nel Cons.Alta Val Secchia, è l'autore dei fatti accaduti lo scorso 7 luglio.

I fatti

La sera di domenica 7 luglio, un 72enne ha prima offeso il vicino e poi gli ha puntato un fucile contro, dal balcone della sua abitazione, perché, come ha poi dichiarato, era infastidito dai rumori provocati dall'innaffiamento del giardino.

Durante la perquisizione domiciliare a casa del 72enne, i carabinier, allertati dalla vittima, hanno rinvenuto un fucile doppietta, una carabina ad aria compressa marca Diana calibro 4,5, mai denunciata e risultante oggetto di furto. I militari hanno trovato anche diverse munizioni un pugnale ed un machete occultati all'interno di uno zaino di colore nero, anche questi mai denunciati.

L’uomo è stato denunciato con le accuse di minaccia aggravata, ricettazione, detenzione abusiva di armi e porto abusivo di armi.

La nota dei consiglieri di gruppo "Vivere Ventasso”

Nel ricordare l’accaduto, i consiglieri scrivono che "a Ventasso sembra che un cittadino rappresentante della maggioranza che governa il Comune (componente del Consiglio di Municipalità per la lista voluta e collegata alla maggioranza del Comune, Presidente dell'Uso Civico locale e nel Cons.Alta Val Secchia) - sia l'autore "poco onorevole" della 'bravata' che lo ha contrapposto al vicino che stava annaffiando il giardino, minacciandolo in armi con un fucile doppietta. I carabinieri intervenuti sul luogo perchè allertati dal vicino, hanno denunciato l'autore della violenta minaccia giustappunto per “minaccia aggravata, detenzione e porto abusivo di armi”, avendo scoperto anche un piccolo arsenale a sua disposizione, non denunciato e, per di più, in parte proveniente da furto”.

Paolo Bargiacchi

“Insomma - continuano i consiglieri - a componenti di maggioranze analoghe corrispondono analoghi comportamenti, a Roma come a Ventasso. Con un'unica differenza, i componenti della maggioranza romana 'sparano' in inverno ai commensali alle feste di capodanno, mentre i suoi emuli ventassini 'minacciano' con armi rubate e non denunciate forse in preda alla calura del solleone estivo, ma per entrambi vige il principio che il popolo va "rappresentato, difeso e forse servito" con l'uso disinvolto delle armi o mostrando minacciosamente le stesse, ancorchè rubate e/o illecitamente possedute. Non c’è che dire: bella selezione della classe dirigente locale”.

“Il sindaco di Ventasso, solitamente ciarliero su ogni cosa, tace – affermano - Non è forse il caso di smentire la diceria se fosse non vera? O nel caso, pretendere dimissioni dalla rappresentanza?”.

“Ventasso violento? No, anzi generoso, umano e prodigo”. Sotengono i consiglieri e aggiungono: “Ma questi suoi tratti caratteristici vanno salvaguardati, frenando sul nascere ogni segnale contrario, soprattutto da parte di chi ha responsabilità e dovere di rappresentanza e servizio. Restiamo in attesa fiduciosa, esprimendo, nel contempo, piena solidarietà alla persona minacciata e apprezzamento per il pronto intervento delle forze dell’ordine che ha evitato conseguenze più gravi”.

Il sindaco Enrico Ferretti

"Condanniamo il gesto" ha dichiarato Ferretti "un gesto inqualificabile che non deve mai e poi mai essere fatto nei confronti di nessuno. Ci tengo a precisare però che non si tratta di un consigliere comunale ma di un consigliere di una municipalità dalla quale è stato chiesto di rassegnare le dimissioni".

1 COMMENT

  1. Tra chi optava perché il Sindaco pretendesse le dimissioni dell’interessato – o riteneva comunque percorribile tale strada – e la posizione del Sindaco che invece riferiva di averle soltanto richieste, considererei più rispondente il secondo modo di procedere, dal momento che il Sindaco, da che mi risulti, può revocare solo gli Assessori, visto che lui stesso li ha nominati, e altrettanto vale per i rappresentanti dei Comuni presso Enti, Aziende ed Istituzioni, a norma degli artt. 46 e 50 del Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali (decreto legislativo 267/2000), mentre per chi è stato eletto valgono altre regole.

    P.B. 20.07.2024

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