“Un senso profondo e corposo di meraviglia quello che ti lascia la Tavola di Bisanzio: saranno le attrazioni, saranno i suoni e i sapori, ma resta unica la sensazione di trovarsi in altri luoghi e in altri tempi”.
Così il sindaco di Baiso Fabio Spezzani commenta il successo della manifestazione che si è svolta lo scorso fine settimana. Un evento unico nel suo genere e che ha visto impegnata un’intera comunità, che ripete una delle più note rievocazioni storiche della regione.
La Tavola di Bisanzio quest’anno è giunta alla sua diciannovesima edizione.
“Ritengo però – aggiunge il sindaco - ancora più straordinario, lo sforzo enorme che un centinaio di volontari di un'intera e lodevole associazione, il suo comitato scientifico, commercianti, privati cittadini, numerosissimi volontari di altre associazioni e altri territori compiono non solo giorni e mesi prima e dopo l'evento, ma di anno in anno, e per di più per la diciannovesima volta”.
Il sindaco sottolinea che "non si tratta di una semplice festa, ma è uno sforzo collettivo che trova origine nell'indagare il nostro passato e la nostra identità in quella commistione bizantina e longobarda che, sintetizzando sino allo stremo, è arrivata fino a noi attraverso una parola chiara: barsègla (o barzigola)”.
“Complimenti davvero a Giuliano Caselli – conclude il primo cittadino - a tutta l'associazione e a chiunque, in qualsiasi modo, contribuisce ad alimentare, con un impegno enorme, questa meraviglia: davvero, ri-viva Bisanzio. E grazie infine di cuore ai tanti amministratori che hanno condiviso questi momenti di festa”.
