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con la raccolta Discomparse

Il reggiano Gian Maria Annovi tra i 5 finalisti al Premio Strega poesia

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La raccolta Discomparse (Nino Aragno Editore) del poeta reggiano Gian Maria Annovi, è entrato nella rosa dei 5 finalisti al Premio Strega poesia. L'annuncio è stato fatto ieri sera, al Museo Maxxi L'Aquila, in una serata condotta da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, a cui sono intervenuti fra gli altri la vincitrice del Premio Strega 2024 Donatella di Pietrantonio, Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi.

"Nella loro varietà sorprendente, le voci che abitano Discomparse danno parola agli 'svociati, gli sfigurati del marine, che i discorsi dominanti negano, cancellano, dimenticano” si legge nella motivazione alla scelta del suo libro.

I cinque finalisti sono stati scelti dal Comitato scientifico composto da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Mario Desiati, Elisa Donzelli, Roberto Galaverni, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Melania G. Mazzucco, Stefano Petrocchi, Laura Pugno, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta. L'opera vincitrice, scelta da un'ampia giuria di circa 100 personalità della cultura, verrà proclamata il 9 ottobre a Roma, al Parco archeologico del Colosseo.

L'opera vincitrice, scelta da un'ampia giuria di circa 100 personalità della cultura, verrà proclamata il 9 ottobre a Roma, al Parco archeologico del Colosseo.

L’autore vice a vive a Los Angeles dove insegna letteratura presso la University of Southern California, dopo aver compiuto studi all’Università di Bologna e alla Columbia University. Come poeta ha esordito con Denkmal (l’Obliquo 1998), seguito da Terza persona cortese (d’if 2007, Premio Mazzacurati-Russo per l’opera inedita), Self-eaters (CRM 2007, finalista al Premio Antonio Delfini), Kamikaze e altre persone (con prefazione di Antonella Anedda, Transeuropa 2010), Italics (Aragno 2013), Persona presente con passato imperfetto (Lietocolle 2018) e Discomparse (Aragno 2023). Le sue poesie sono state tradotte in inglese, spagnolo, tedesco e francese e incluse in numerose antologie. Tra le sue pubblicazioni accademiche più recenti il saggio Pier Paolo.

Discomparse è composto da un insieme di testi, incisioni, linee: “è una raccolta moderna che dimostra (ancora una volta) che si può stare dentro il nostro tempo, non dimenticando ciò che ci ha preceduto e senza perdere il gusto di inventare” ha commentato Gianni Montieri su Huffingtonpost.