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Sopralluogo di Alessio Mammi nei comuni colpiti dall’alluvione

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E’ stata una giornata di sopralluoghi per l’assessore regionale Alessio Mammi che si è recato nei territori dei comuni di Viano, Baiso e Castelnovo ne’ Monti che nelle scorse settimane sono stati teatro di rilevanti episodi alluvionali e di dissesto idrogeologico.

La tappa di Viano ha visto l’incontro dell’assessore con la locale sezione degli Alpini e della Protezione Civile che assieme al sindaco Fabrizio Corti, si sono recati sui luoghi della frana principale per rilevare i danni e le necessità.

Il secondo appuntamento è stato a Baiso con il sindaco Fabio Spezzani e il sopralluogo in località Ponte Secchia, luogo già interessato da un rilevante fenomeno franoso. I lavori di intervento sono già in programmazione e partiranno i prossimi giorni. La Regione ha infatti stanziato, per questi ripristini, 300mila euro, ai quali si aggiungono risorse provinciali e comunali.

Infine, Castelnovo Monti, il cui territorio è stato colpito pesantemente. L’assessore Mammi con il vicesindaco Daniele Valentini ha fatto un sopralluogo alla frana di Campolungo. Il capoluogo dell’Appennino reggiano ha registrato danni per dissesto idrogeologico e smottamenti per quasi 8 milioni di euro.

“Il territorio collinare e montano del nostro Appennino è stato colpito da danni rilevanti dall’ondata di maltempo dello scorso giugno – ha ricordato l’assessore Mammi -. Il comune di Castelnovo Monti è stato costretto a interventi di somma urgenza per oltre 2 milioni di euro per far fronte alle prime emergenze, che in seguito riconosceremo come Regione all’amministrazione comunale. Già nei prossimi giorni sarà in programma un incontro con i sindaci di tutti i territori colpiti assieme a me e alla vicepresidente Irene Priolo, che ha la delega alla protezione civile, proprio per fare il punto su tutte le necessità che abbiamo ravvisato sul territorio e confrontarci con i sindaci”.

Le precipitazioni registrate dal giorno 23 al giorno 25 giugno hanno mostrato valori superiori ai 150 mm sull’intero bacino montano di Parma, Enza, Secchia e Panaro, e i torrenti affluenti come il Crostolo, con punte superiori ai 180-200 mm sulla zona collinare tra il parmense ed il reggiano. Hanno provocato piene in diversi fiumi, fra cui anche il Secchia e i suoi affluenti in territorio reggiano. In particolare il Tresinaro, con rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici, accompagnati da diffusi fenomeni di ruscellamento, erosione ed esondazioni, in corrispondenza delle precipitazioni di maggiore intensità.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, nell’imminenza degli eventi, ha assicurato il proprio intervento operativo raccordandosi con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, con le Prefetture – Uffici territoriali del Governo, il Corpo dei Vigili del fuoco, e le squadre di volontariato a supporto per gli interventi di soccorso tecnico urgente e con gli enti locali coinvolti. Per tali operazioni su tutto il territorio regionale sono state impegnate 150 squadre, per una totalità di 558 interventi.

La Regione si è prontamente attivata i primi giorni di luglio, inviando al Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale per gli eventi avvenuti tra il 20 e il 29 giugno, che hanno interessato tutte le province della regione ad esclusione di Rimini e Ravenna, con danni per la parte pubblica stimati a circa 230 milioni.

Nei prossimi giorni assieme ai sindaci, l’assessore Alessio Mammi e la vicepresidente Irene Priolo, faranno il punto complessivo della situazione e verranno illustrati gli interventi e le misure messe in atto dalla Regione per intervenire nelle situazioni più critiche.