Domenica 14 luglio alle ore 15.30 in Carbonaia a Costabona, la Società del Maggio Costabonese mette in scena Il Medaglione di Gradessa di Daniele Monti, nell'ambito della XLVI Rassegna Nazionale del Teatro Popolare.
Il medaglione di Gradessa è una storia veloce con animali, misteri, principi e principesse, adatta anche ai bambini, dove ognuno, grande o piccolo che sia, potrà trovare qualche elemento delle sue favole preferite. Soprattutto come sempre ci sono i sentimenti sia cattivi che buoni espressi con i gesti, le voci, i canti e la musica, i simboli del maggio. Chissà se avranno la meglio l'ambizione e la vendetta o l'amore e la giustizia.
Lo spettacolo sarà riproposto il 15 agosto sempre alle 15.30 in Carbonaia a Costabona. In quel giorno la mattina alle ore 11 sarà anche cantata la Messa del Maggiarino presso la Chiesa di Costabona.
I maggi in Carbonaia messi in scena dalla compagnia
Chi ha già frequentato i maggi in Carbonaia sa che può vedere eseguite tre tipologie di componimenti.
Può incappare in uno dei copioni storici, i maggi di inizio novecento soprattutto di Stefano Fioroni, dei quali ogni maggiarino sa almeno la storia e di sicuro qualche quartina a memoria. Sono i 'classici', con storie di fantasia piene di colpi di scena; maggi un tempo lunghissimi riadattati ai gusti moderni ma con storie piene di passione.
Poi ci sono i copioni del Maestro Romolo Fioroni, rivoluzionari, basati su romanzi, tragedie, vicende storiche conosciute dal pubblico, non sempre a lieto fine, soprattutto pensate più snelle per andare incontro ad un mondo più veloce. In ogni copione oltre ai protagonisti vi sono personaggi tratteggiati talmente bene con le parole dei versi che cantano, che rimangono impressi e trascinano il pubblico in un solo respiro verso la fine della rappresentazione.
E poi ci sono i copioni di Daniele Monti, come Il Medaglione di Gradessa, dove avviene la fusione delle due altre tipologie. Perciò ritroviamo la fantasia, gli elementi del maggio antico unite alla velocità delle azioni. Il tutto intriso dall'esperienza di chi canta il maggio da quando è bambino, che lo ha respirato in famiglia sia da parte di babbo che di mamma, che sa quali gesti, parole, momenti attirano il favore del pubblico.