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sentieri impraticabili da frane e smottamenti

La Montagna chiede aiuto a gran voce

2004
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La situazione dei sentieri montani non è delle più rosee, anzi. L’ultimo report, che si può consultare sulla pagina social del CAI di Reggio Emilia e aggiornato a questa mattina, è un elenco preoccupante che conferma il grido d'aiuto di una Montagna ferita.

Stefano Ovi Presidente CAI sezione di Reggio Emilia

«Abbiamo iniziato da subito l’attività straordinaria di verifica della situazione reale – spiega il Presidente del CAI di Reggio Emilia Stefano Ovi – mobilitando tutti i nostri volontari che stanno andando sui vari sentieri per poi segnalarne le criticità. Le segnalazioni arrivate sono tante anche da parte degli escursionisti e non nego che la situazione sia piuttosto delicata. Ci sono tantissime interruzioni, diverse frane, ponticelli distrutti e sentieri portati via dalle piene. Soprattutto nella parte fondovalle il maltempo ha creato non pochi disagi e danni. Siamo sul territorio e stiamo facendo un lavoro capillare in modo da comunicare poi ai vari comuni la situazione. Noi logico possiamo segnalare e gestire l’attività ordinaria – specifica Ovi – mentre poi dovranno intervenire le istituzioni”.

La fotografia che ne esce è un ritratto piuttosto allarmante di una situazione che sta interessando un po’ tutto il nostro Paese. “Basti guardare cos’è accaduto in Valle d’Aosta i giorni scorsi o il maltempo nella nostra zona la scorsa settimana per capire la gravità della situazione”

“Per dare una informazione in tempo reale teniamo aggiornato i nostri social in modo che tutti possano avere notizie sulla situazione dei vari percorsi – conclude Ovi – poi c’è anche l’app “Sentieri dell’Appennino” che nella prima pagina ha una mappa in continua evoluzione”.

Tanti dunque i percorsi inagibili dove le numerose frane, i crolli dei ponti e le cadute degli alberi hanno interrotto la regolare viabilità: sul sentiero n.650, nel fondovalle del Tassobbio la piena ha spazzato via tutti i ponti di legno e da Casina al Mulino di Cortogno non è percorribile.

Stessa sorte  per il sentiero n.660 che in buona parte costeggia il Tassobbio anch’esso non p percorribile dal Mulino di Cortogno al ponte di Pietranera, dove anche il ponte stradale è stato spazzato via.

Non sono percorribili neppure i sentieri 660 B-C-D che gravano sempre sulla zona del Tassobbio.

Sul versante di Vetto il sentiero Ducati risulta chiuso in diversi punto per la frana in località Case Giuliani, tra Spigone e Vetto. Qua si sta attendendo un ripristino da parte del Comune di Vetto ma non se ne conoscono le tempistiche.

Più a valle il sentiero 672, nei comuni di S.Ilario d’Enza e Gattatico il torrente Enza ha invaso in più punti il percorso ciclopedonale perciò, per via precauzionale il sentiero non è agibile.

Interrotto per frana anche il percorso VMVS tra Cavandola e Cerredolo dei Coppi come è inagibile il sentiero 662C all’altezza del ponte sul Rio Cerezzola.Tornando sul Crostolo il sentiero 646 VMVS il ponte di fronte alla pinetina di Vezzano non è agibile, quindi il sentiero è interrotto.

Per rimanere aggiornati sulle novità che ogni momento vengono inserite da volontari e addetti si possono consultare i social del CAI sezione di Reggio Emilia www.caireggioemilia.it, CAI Bismantova, Sentiero dei Ducati e sull’app “Sentieri dell’Appennino”.