Nella tragicità di alcuni eventi come il nubifragio che ha colpito l’Appennino nei giorni scorsi, non è mancato il grande aiuto e il supporto da parte dei volontari. Grazie a loro e alla mole di lavoro svolto, molte persone la cui abitazioni e attività si sono allagate, hanno potuto riprendere subito la ’normalità’.
La signora Simona, titolare del bar Ca' del Merlo a Carpineti, ci racconta: “In quei drammatici momenti, i volontari accorsi ci hanno aiutato tanto – spiega Simona -. Li voglio ringraziare tutti, in particolare la Protezione civile di Casina e il gruppo alpino di Castelnovo. E grazie anche ad amici e parenti. Quello che è successo è stata veramente una brutta esperienza e, nonostante tutto, siamo stati fortunati”.
Simona spiega che “nella notte dell’alluvione, il forte temporale ha allagato il cortile ma a spaventarci non è stata tanto l’acqua ma il fango che si è formato. Ci siamo svegliati, mancava la corrente e mio marito ha visto il cortile completamente allagato. Quando sono scesa per controllare le cantine mi è sembrato di avere un ruscello sotto casa; l’acqua ha sfondato i vetri delle bocche di lupo ed ha allagato tutto. Quello che ci ha prima spaventati poi demolito, non è stata tanto l’acqua ma vedere tutto quel fango che ha invaso le cantine, in particolare la cantina grande, dove prima era adibito il ristorante e che ora è vuota. Noi siamo stati fortunati perché la nostra abitazione almeno non ha subito danni ma panso a chi non è potuto rientrare a casa propria”.
“Con l’aiuto dei nostri amici siamo riusciti, bene o male, a svuotare le cantine ma per il resto, se non ci fossero stati i volontari, non ce l’avremmo mai fatta. Voglio sottolineare che finchè non li vediamo a lavoro direttamente, non abbiamo idea di quello che fanno. Non ci sono parole: solo grazie”.