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Castelnovo, Ferrari: “Occorre l’attivazione dello stato di emergenza”

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“Abbiamo bisogno da parte del Governo e della Regione dell’attivazione dello stato di emergenza così da poter poi ripristinare le situazioni danneggiate in somma urgenza e poter anche fare una manutenzione che prevenga danni peggiori, come è successo a Gatta dove sulla Spirola si era lavorato dopo l’esondazione dello scorso anno, e per aumentare la sicurezza ieri abbiamo provveduto anche alla demolizione rapida di uno dei tre ponti che, sostenuto da un pilone centrale occupante l’alveo, avrebbe potuto portare a problemi più gravi di quelli che già abbiamo dovuto affrontare".

Lo afferma il sindaco Emanuele Ferrari. "L’attenzione resta massima - spiega -proprio perché le precipitazioni non cessano, speriamo che le prossime ore ci mettano in condizione di intervenire in modo più agevole su tutti i punti che ne presentano necessità”.

“Questa mattina - aggiunge - abbiamo censito 35 situazioni con danneggiamenti che vanno da esondazioni come avvenuto a Gatta per il torrente Spirola, a smottamenti, interruzioni della viabilità, richiesta di trasferimento ai piani alti rivolte ad alcune famiglie, isolamento di abitazioni a Ottosalici e Montecastagneto. Siamo costantemente impegnati con la collaborazione di aziende locali e i nostri operai e cantonieri per cercare di superare entro la giornata le interruzioni di viabilità e le situazioni di isolamento, ma è davvero molto difficile perché dal primo pomeriggio ha ripreso a piovere intensamente”.

“E’ soltanto grazie a un imponente dispiegamento di forze - afferma - tra unità di Protezione Civile, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, Polizia di Stato e Polizia Locale, che i danni registrati a causa del maltempo sono stati arginati nelle ultime 36 ore sul territorio di Castelnovo Monti, uno dei più colpiti”, commenta il sindaco.

E conclude: “Ringrazio tutte le associazioni e le forze dell’ordine ma anche i cittadini che si sono dati da fare da subito per cercare di rispondere a tutte le situazioni emergenziali, soccorrendo e aiutando anche i vicini, liberando accessi e cortili dal fango, in un quadro che, come ci ha confermato la Protezione civile, ha visto cadere in Appennino una quantità di pioggia mai vista in un lasso di tempo così breve. La macchina dei soccorsi ha dimostrato di essere rodata e di poter contare su un senso di comunità forte. Vorremmo poter rassicurare le persone sul presente e sul futuro ma va detto che ormai sono saltati tutti i modelli di previsioni meteo e ci troviamo esposti a queste vere e proprie calamità senza poterle anticipare in alcun modo”.