Home Cultura In scena “Antologia di Cortogno”: fine della polemica?

In scena “Antologia di Cortogno”: fine della polemica?

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C’erano una sessantina di persone nel cimitero per assistere ieri sera alla narrazione “Antologia di Cortogno. Memorie di un borgo reggiano”, con gli attori Gian Piero Sterpi, Alessia De Pasquale e musiche di Riccardo Sgavetti, ispirata alle vite e vicende di persone che a Cortogno hanno vissuto: Olga Ferri e Marta Costoli.

“Quella che è andata in scena ieri sera è stata una narrazione commovente e non ci sono state polemiche. Anzi”, ci spiega l’assessore alla cultura del Comune di Casina, Alessandro Torri Giorgi.

E aggiunge: “Non c’ erano solo gli abitanti di Cortogno, ma anche di altre frazioni, qualcuno è venuto da San Martino in Rio. E’ stato uno spettacolo molto ’delicato’ nel corso del quale non solo è stata raccontata la vita di Olga e Marta, ma anche quelle che erano le usanze del tempo. E’ andato in scena uno ‘spaccato’ della nostra società degli anni quaranta e cinquanta. Abbiano assistito alla narrazione della vita di queste due donne che davvero possiamo dire straordinarie, non comuni”.

E confida che si plachi la polemica sorta nei giorni scorsi.

Il riferimento è al dibattito nato, soprattutto sui social, circa l’idea dell’assessorato di realizzare spettacoli all’interno appunto dei cimiteri. Idea che non è piaciuta neanche agli esponenti del circolo PD di Casina. “Ci sono diversi modi, forse più consoni di questo, per rendere omaggio ai nostri defunti", ha dichiarato Barbara Incerti.

Su questa linea molti cittadini che ritengono si tratti di una trovata macabra, fuori luogo perché “il cimitero è e deve essere luogo di preghiera e dunque non adatto alle rappresentazioni teatrali”.

Ma ci sono tanti che invece sostengono questo modo di ‘fare cultura’, per preservare la memoria di chi ci ha preceduto.

E a sostenere l’iniziativa sono scesi ‘in campo’ anche i due narratori, il musicista Riccardo Sgavetti e Alessia De Pasquale.

“Criticate, senza conoscerne il contenuto di un'iniziativa - tuona Sgavetti - nata per narrare la vita delle persone che sono vissute in paese e che sono sepolte lì e mantenere dunque viva la loro memoria".

“Narriamo con estremo rispetto storie di persone comuni, partigiani, missionari – spiega De Pasquale - accompagnati da musiche in acustico che parlano di tradizioni, amore. A Bologna, dove è presente uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Italia, da tanti anni vanno in scena spettacoli di diverso tipo”.

In tanti scrivono che “spettacoli del genere sono stati proposti ad esempio a Bologna davanti alle tombe di Lucio Dalla e Guglielmo Marconi, nei cimiteri ebraici nel giorno della memoria”. Quindi l’invito a “non criticare ‘a priori’ ma a presenziare, ascoltare i testi e apprezzare la passione e la valenza artistica e storica della cosa”.

Il 29 giugno andrà in scena l’ Antologia di Leguigno. Memorie di un borgo reggiano
Voci narranti Gian Piero Sterpi e Alessia De Pasquale, musiche di Riccardo Sgavetti; testo e regia di Gian Piero Sterpi. Uno spettacolo ispirato alla vita di Alberto Rossi.