"Si tratta di una procedura sicura e non invasiva”. Esprime soddisfazione il dottor Ferrari, circa l’utilizzo della “Crioterapia” nel trattamento di alcune neoplasie mammarie da parte dei professionisti della senologia di Reggio Emilia, coordinati dal dottor Guglielmo Ferrari, direttore della chirurgia senologica, struttura che, per i volumi di interventi elevati, la qualità delle prestazioni erogate e i risultati, rappresenta un fiore all’occhiello della sanità locale, regionale e nazionale.
Oggi la Breast Unit, composta da un gruppo di professionisti appartenenti a diverse discipline con competenze atte a garantire tutte le possibilità diagnostiche e terapeutiche necessarie a offrire un livello assistenziale elevato alla donna che si scopra affetta da tumore, si afferma nel trattamento delle neoplasie mammarie tramite la crioterapia. Trattamento cominciato per primi in Italia, a Reggio Emilia, durante gli anni della pandemia da Covid 19.
Ferrari ha messo a punto un modello di trattamento dedicato alle pazienti affette da neoplasia mammaria di piccole dimensioni considerate ad alto rischio anestesiologico e non suscettibili di intervento chirurgico tradizionale. La tecnica è in grado di congelare le cellule tumorali portandole a temperature fino a circa - 200°C sotto zero e di scongelarle gradualmente fino a provocare uno shock termico in grado di determinarne la morte.
A conferma della necessità di un approccio multidisciplinare nel trattamento delle neoplasie mammarie, diversi i profili medici della Breast Unit impegnati. Operatori delle procedure effettuate sono i chirurghi Giuseppe Falco, Eugenio Cenini e le radiologhe Rita Vacondio e Chiara Coriani.
“La crioterapia – spiega Ferrari - ci consente di trattare le pazienti più fragili che sarebbero state candidate a terapia palliativa. Oggi possiamo tutelare il loro diritto alla salute con un trattamento che, come validato da studi scientifici, é in grado di ottenere assenza di residuo tumorale. Le signore non vengono sottoposte a nessun tipo di anestesia o sedazione, rimangono sveglie e la procedura è la stessa delle agobiopsie che vengono eseguite in mammografia dall’equipe della dottoressa Rita Vacondio. Inoltre dopo poche ore vengono dimesse e non hanno dolore”.
Sono 16 le donne sottoposte a crioterapia nel centro di Reggio, le ultime quattro alcuni giorni fa; non ci sono state complicanze e i controlli mammografici a distanza non hanno mostrato recidive.
Un ulteriore importante tassello che permette di migliorare le opportunità di cura e fornire un’ulteriore garanzia di attenzione agli aspetti innovativi delle terapie sempre guidando e affiancando le pazienti nelle diverse fasi del trattamento, con l’impegno costante a un adeguato supporto riabilitativo e psicologico.