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Federico Francia sbanca San Martino di Castrozza

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Grande vittoria per Federico Francia e il suo navigatore Stefano Costi che sono saliti sul podio più alto del Rallye di San Martino di Castrozza e Primiero. Sulla loro Renault Clio Rally 5 i due ragazzi della Montagna hanno messo a segno una splendida vittoria dopo una gara perfetta ed un ottimo tempo.

“Vincere è una grande emozione – ha scritto lo stesso Francia sul suo profilo social - ma farlo a San Martino di Castrozza è stato pazzesco”.

L'intervista

Vincere nella “Sanremo” del rally non è da tutti giorni ma il 31enne assieme al suo navigatore ci sono riusciti.

«Siamo stati attenti, abbiamo fatto tutto corretto e alla fine è stato emozionante. Vincere in una competizione che non fa parte del campionato ma che è fra le più importanti italiane è davvero stato pazzesco. Lo ripeto perché è vero”.

Com’è fare il pilota di rally?

“Per me è fantastico anche se lo faccio a livello amatoriale. Farlo a livello professionale deve essere un qualcosa di molto gratificante. Per me correre è emozione, adrenalina e fiducia nel mio navigatore. Se non c’è la fiducia fra di noi non si va da nessuna parte. Anche perché quando sei a 100 all’ora ti devi fidare di quello che ti dice chi hai di fianco come lui di me”.

Come mai il rally e non un altro sport?

“Perché mi sono sempre piaciute le auto poi mio cugino è Ivan Ferrarotti per cui ho le corse nel dna. Lui per me è un mentore, un esempio e un grande pilota. Assieme a Gianluca Tosi e Alex Ferrari sono fra i migliori della montagna”.

Il prossimo appuntamento quando sarà?

“Dovrebbe essere a metà luglio con il Casentino ma non sono sicuro di poterla fare per una questione di lavoro per cui mi preparerò per settembre quando ci sarà l’Appennino”.

Che tipo di prove fate? E ci sono permessi da richiedere per farle?

“Per fare le prove con l’auto che si userà durante la gara serve chiedere un permesso al comune per poter chiudere le strade, attivare l’ambulanza e fare il percorso gara. Se invece si fanno le ricognizioni basta seguire il codice della strada ovvero rispettare limiti e cartellonistica”.

 Che cosa fate durante le ricognizioni?

“Guardiamo il percorso e assieme al navigatore lo segniamo. Per fare un esempio. Se a circa 100 metri da me vedo una curva a destra gli dico destra 100 casomai 6 per specificare la difficoltà della curva. Le curve vanno da 1 a 6 in base proprio alla difficoltà. Poi se ci sono dei punti di rettilineo lo segniamo e guardiamo tutto il percorso”.

 Serve un particolare allenamento?

“Diciamo che non ci s’improvvisa piloti per cui serve la visita medica, serve un ecocardiogramma e bisogna essere idonei. Non abbiamo una dieta particolare ma non bisogna mai eccedere. Questo poco ma sicuro. In auto ci sono a volte delle condizioni estreme come il caldo per fare un esempio. Sulle auto non c’è l’aria condizionata e con casco, tuta e guanti ignifughi stare sempre attenti e concentrati se non si è in forma si fa fatica”.

Infine, Federico, a che età si può iniziare?

“A 18 anni in Italia e a 16 in altre parti del mondo ma questi ultimi possono guidare solo in gara. Durante la ricognizione ci deve essere un maggiorenne. Poi si prende la licenza (che viene sempre controllata dai commissari) e si può iniziare a gareggiare”.