Un’atmosfera suggestiva, quella della Pietra di Bismantova, ha fatto da cornice a un evento di grande rilevanza per il soccorso in ambiente impervio. Castelnovo ne' Monti ha ospitato un’esercitazione regionale di soccorso sanitario organizzata dal Soccorso Alpino Speleologico Emilia Romagna. La giornata, resa possibile grazie al supporto della stazione Monte Cusna, ha visto la partecipazione attiva di circa cinquanta tra tecnici e sanitari provenienti da tutta la Regione, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione delle competenze mediche e tecniche necessarie per gli interventi in montagna. Workshop pratici e scenari simulati hanno permesso ai partecipanti di affinare le loro abilità in situazioni realistiche.
Workshop e scenari simulati
La mattinata è stata dedicata a vari workshop con tutor esperti, tra cui medici e infermieri istruttori del CNSAS. I temi trattati includevano manovre di supporto vitale con defibrillatore BLSD, immobilizzazione rapida con presidio N-E-Xt, gestione del paziente traumatico con materasso a depressione e controllo delle emorragie massive.
Claudia Galeazzi, vice presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna, ha sottolineato: "Il soccorso alpino nazionale, il soccorso alpino Emilia Romagna, in particolare, sta concentrandosi molto e investendo molto nella formazione tecnico-sanitaria per far sì che il paziente riceva l'assistenza medica nell'immediato, ma soprattutto riceva tutti i comfort possibili affinché il suo trasferimento nella vicina ambulanza sia il più confortevole possibile. Se prima le tecniche erano concentrate su un'evacuazione veloce, adesso insieme alla velocità si vuole dare il maggior comfort possibile. Così la nostra componente sanitaria sta approfondendo la tematica e stiamo investendo in termini di attenzione e sforzi umani, anche economici, per dotare le nostre squadre di presidi sanitari idonei a questo scopo. Come la sanità si sta evolvendo dal punto di vista dell'emergenza urgenza, anche il soccorso alpino sta concentrandosi molto su questo ambito."
Un momento clou è stato l'intervento dell’equipaggio del Servizio Aereo della Guardia di Finanza di Rimini con il moderno elicottero AW169M. Il briefing ha permesso ai tecnici di familiarizzare con le procedure di imbarco e sbarco in situazioni di emergenza.
Esercitazioni in ambiente impervio
Nel pomeriggio, le esercitazioni su scenari simulati in ambiente impervio hanno messo alla prova i partecipanti. Medici e infermieri hanno trattato pazienti traumatici e in arresto cardiaco, integrando manovre alpinistiche con le competenze sanitarie del 118. L'uso di moderni presidi di soccorso e simulatori ad alta fedeltà ha reso le simulazioni estremamente realistiche.
Flavio Tripi, capostazione Monte Cusna del Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna, ha spiegato: "Oggi siamo qui alla Pietra per un'esercitazione tecnico-sanitaria organizzata dalla stazione Monte Cusna di Reggio Emilia, che coinvolge tutta la regione, quindi tutte le varie stazioni delle province dell'Emilia Romagna, per incrementare il nostro livello tecnico e sanitario. Sono circa 50 i volontari al lavoro oggi, suddivisi appunto per le 7 province dell'Emilia Romagna. Stiamo effettuando degli scenari tecnici simulando quelle che sono le possibili cause di intervento che solitamente abbiamo all'interno dell'anno. In questo caso siamo nella Pietra, quindi può capitare l'escursionista che cade in mezzo ai vari sassi, l'arrampicatore che scivola o il semplice trauma di una persona che inciampa o scivola sulla roccia."
Condivisione e confronto
Oltre alla formazione tecnica, la giornata è stata un'opportunità di confronto e di familiarizzazione con materiali e dotazioni sanitarie moderne. Francesco Marconi, responsabile sanitario della stazione Monte Cusna, ha aggiunto: "Per tutta la giornata si è svolta questa esercitazione sanitaria che ha visto lavorare insieme tecnici e sanitari. Durante la mattinata, gli istruttori sanitari regionali, insieme ai nostri medici e infermieri, hanno svolto un ripasso delle varie tecniche sanitarie di base, dalla gestione dell'arresto cardiaco alla gestione del paziente traumatizzato con il controllo e il trattamento dell'emorragia. Durante il pomeriggio, invece, abbiamo simulato scenari avanzati dove sono stati messi alla prova i nostri medici e infermieri anche in contesti alpinistici complessi, con manovre per recuperare il paziente e uno scenario di arresto cardiaco con trattamento avanzato. La giornata di oggi è stata l'occasione per rinnovare la costante integrazione della componente tecnica con quella sanitaria, simulando scenari dove il lavoro di squadra è fondamentale."