Home Cronaca Sport e disabilità, quando la sordità non è un ostacolo

Sport e disabilità, quando la sordità non è un ostacolo

212
0

Una bella di storia di successo nel mondo dello sport. Perchè lo sport non crea barriere ma le abbatte. Nato con una sordità profonda, Mattia Camarda è un promettente atleta di 15 anni che qualche giorno fa è sceso in campo per il campionato italiano di pallacanestro maschile organizzato dalla federazione Sport Sordi Italia (FSSI).

Tesserato nella società di pallacanestro “Heron Scsd” di Bagnolo in Piano che con 14 punti personali ha sancito il suo debutto nel campionato italiano di pallacanestro che si é tenuto a Roma a inizio giugno.

A tifare per lui tutta la struttura di audiologia e otochirurgia dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia diretta dal dottor Giovanni Bianchin che segue Mattia fin dalla nascita e che collabora dal 2022 con la federazione Sport Sordi Italia.

Grazie allo screening uditivo neonatale, che viene eseguito su tutti i nuovi nati a Reggio Emilia dal 2009, a Mattia è stata diagnosticata una sordità profonda bilaterale fin dai primi mesi di vita.

A un anno di vita è stato sottoposto a impianto cocleare all’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia con un recupero uditivo completo.

Mattia ama lo sport e lo pratica fin da bambino e nei giorni scorsi ha coronato il sogno di tutti i giocatori di basket: fare parte di una compagine a livello nazionale.

Le sue spiccate doti sportive nonostante la giovane età sono state riconosciute sia a livello locale nella squadra in cui si allena, sia dalla nazionale sordi che lo ha invitato a partecipare al campionato italiano,

“Si tratta di un esempio di diagnosi e trattamento precoce effettuato secondo i giusti tempi - commenta il dottor Bianchin -. Siamo orgogliosi che Mattia stia ottenendo questi ottimi risultati che sentiamo in parte anche un po’ nostri”.

La federazione Sport Sordi Italia è una federazione multidisciplinare a cui risultano affiliate 73 società che praticano 40 discipline sportive, di cui 26 con attività a livello internazionale.

Fanno parte delle squadre della FSSI giovani atleti con sordità di tipo moderato o grave e ottime doti sportive che gli consentono di confrontarsi con altre squadre sia a livello nazionale che internazionale.

La FSSI è riconosciuta dal CONI e dal CIP (comitato italiano paralimpico) con il quale collabora per far partecipare i propri atleti alle Deaflympics, ovvero le olimpiadi dei sordi.

La struttura di Audiologia e Otochirurgia collabora strettamente con la FSSI nell’ambito dei raduni organizzati al Centro Federale Sportivo FSSI di Castelnovo Monti fornendo assistenza sanitaria agli atleti ed effettuando le valutazioni audiologiche necessarie a fornire agli atleti il “lasciapassare” per le competizioni nazionali e internazionali.

Da parte di tutti i medici, tecnici audiometristi e logopedisti del servizio di Audiologia e Otochirurgia che ogni giorno si adoperano per abbattere le barriere e i limiti imposti dalla sordità... “Un sincero in bocca al lupo a Mattia per la sua crescita personale e sportiva con l’auspicio che la sua tenacia possa essere di esempio a tanti giovani che si trovano in condizioni simili”.