Home Cronaca Sostegno a Comuni e Unioni, via libera al piano triennale della Regione

Sostegno a Comuni e Unioni, via libera al piano triennale della Regione

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Un nuovo programma per dare sostegno ai comuni e rafforzare le politiche territoriali comunitarie anche nell'ottica di riuscire a ottenere il maggior numero di fondi dalla UE.

Il nuovo programma della regione Emilia Romagna delinea una nuova dimensione di politiche territoriali rafforzate, potenziando la capacità delle unioni di Comuni di intercettare opportunità di sostegno ai processi di sviluppo - anche con politiche e interventi mirati per le aree montane e interne - e lo sviluppo di un rinnovato modello di governance fino al 2026.

Un modello -quello appena presentato -  capace di mettere in campo le funzioni dei diversi livelli istituzionali degli enti locali (province, Città metropolitana e unioni di Comuni) per dare vita a un sistema flessibile e collaborativo per le politiche di area vasta. Questo atto si affianca al Programma di riordino territoriale (Prt) e favorisce la capacità di programmazione e realizzazione degli investimenti negli ambiti locali da parte delle unioni di Comuni.

Sono state così delineate e in gran parte approvate 23 strategie territoriali, così articolate: Agende trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS) per 14 tra città e sistemi urbani intermedi; Strategie Territoriali per le Aree Montane e Interne (STAMI) per 9 aree interne regionali. La Regione ha messo a disposizione più di 109 milioni di euro per le ATUSS e circa 57 milioni di euro per le Stami, a cui si aggiungono 18 milioni provenienti dai fondi europei di sviluppo e coesione e oltre 13 milioni di risorse nazionali.

I programmi territoriali, denominati programmi speciali per gli ambiti locali (PSAL), perseguono l'integrazione fra livelli di governo, il coordinamento delle politiche, l'impiego integrato delle risorse finanziarie e la promozione di un sistema di governance fra le amministrazioni locali. Gli interventi hanno riguardato anche l'emergenza idrogeologica e sanitaria. Tra il 2019 e il 2023 sono state concesse risorse per oltre 60 milioni di euro, per un investimento complessivo di oltre 100 milioni. In totale, sono stati finanziati circa 350 interventi in 200 enti differenti. Sarà l'approvazione in assemblea che deciderà se il piano venga accettato nella sua interezza.