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La cantante di Cavola

Giada Sarzola: “Sogno il mio primo disco”

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“C’è che ormai che ho imparato a sognare e non smetterò” è una parte del ritornello di una famosa canzone dei Negrita. Una frase che ogni ragazza o ragazzo non dovrebbe mai dimenticare. Perché sognare non costa nulla, sognare fa bene all’umore e ti spinge a dare il massimo per cercare di realizzare ciò che desideri.

Giada Sarzola un piccolo sogno lo ha realizzato e nel marzo scorso ha inciso e pubblicato il suo primo singolo “Senza trovare il senso”. Un brano delicato e intenso che la rispecchia molto, gioviale e deciso come è la stessa Giada.

L'intervista

Com’è nato Giada questo brano?

“Per caso. Stavo studiando un esercizio da far fare ai ragazzi ai quali insegno canto e mi è venuto un giro di accordi che mi piaceva. Li ho scritti e ne ho parlato con un produttore di Bologna che li ha registrati. Da lì in una giornata piovosa ero a casa che li ascoltavo è nato il testo”.

Un po’ come Mister Rain?  Che scrive canzoni quando piove?

“La pioggia aiuta. Io ero in un momento di confusione della mia vita e le parole sono uscite senza che le andassi a cercare. Però ne ho scritte altre anche senza la pioggia”.

Avete anche girato un video?

“Sì Mattia Toni, che è un tecnico molto bravo di Castelnovo ne’ Monti,  ha preso come location le pendici della Pietra di Bismantova e come “attori” una coppia di amici che sono Jessica Canovi e Nicolò Zanelli. Volevo trasmettere amore e con loro direi di esserci riuscita”

Hai partecipato a qualche talent?

“Si a X Factor nel 2019 ma non è andata molto bene. Poi qualche Corrida qua nella zona ma poco altro. Mi sono sempre concentrata più sullo studio che sui talent ammetto”.

Come hai iniziato a cantare?

“Ho iniziato da bambina perché mia madre è un’appassionata e all’età di 7 anni ho cominciato a prendere lezioni da Oriana Riccò di Vetto. Nel frattempo ho fatto le scuole dell’obbligo e le superiori. Poi ho deciso di guardarmi intorno e mi sono iscritta alla Creative Hub di Bologna. Qua sto terminando un percorso di studi sul canto e sulla musica. A luglio avrò l’ultimo esame e poi a novembre ci sarà la proclamazione”.

Dovrai discutere una tesi? Su che chi o cosa l’hai scritta?

“La tesi si l’ho fatta ed è sulla storia della musica “Da Nilla Pizzi ad Annalisa” dentro il quale c’è un percorso culturale e musicale importantissimo. Non la dovrò discutere perché è un’accademia e dunque basta consegnarla”.

Dopo cosa ti piacerebbe fare?

“Sto lavorando al mio primo disco dove ci saranno alcuni brani in italiano, altri in inglese ma non sono ancora pronti. Sono da sistemare, incidere e vedere se vanno bene o hanno bisogno di altre modifiche”.

A chi ti sei ispirata?

“A tanti artisti della presente e passata storia della musica italiana e straniera. Annalisa è la mia preferita ma anche Laura Pausini che è stata la colonna sonora della mia adolescenza oppure Dua Lipa che trovo molto interessante. Fra i gruppi ho tratto spunti dai Purple Disco Machine”.

Stai lavorando ad altro brano in questo momento?

“Ho un rifacimento/riarrangiamento della canzone di Sanremo di Rose Villain “Click Boom!” dove ho mantenuto il testo ma cambiato l’arrangiamento rendendolo più delicato. Sta venendo bene e chissà”.

Oltre all’Accademia e ad insegnare canto ?

“Ho preso il posto della mia insegnante, Oriana Riccò, e canto in un gruppo folk “I Monelli”, qualche karaoke ma null’altro. Ammetto che adesso mi sto concentrando sull’ultimo esame per terminare il mio percorso poi vedrò come muovermi nel mondo musicale”.

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