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Camminare, ultimo incontro della Montagna del latte scende in città

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Quanto è facile camminare, mettere un piede uno dopo l'altro? Un'azione che s'impara da piccoli. Ma ci siamo dimenticati di quanta fatica abbiamo fatto per imparare a farlo?

L’evoluzione dell’uomo è sempre stata accompagnata dal cammino e dal movimento. Da quattro zampe a due... E un nome dimostra questo passaggio (Homo Erectus); a chi viveva in modo tribale da nomade, camminando ogni giorni fermandosi solo dopo giorni di cammino, a quanfo per  convenienza ha deciso di stanziarsi.

Insomma, lo sviluppo della società e della civiltà è strettamente collegata al cammino.

Ma con l’arrivo della motorizzazione poi il concetto di cammino è stato destrutturato.  Oggi ci può spostare comodamente seduti: da una macchina, un motorino un treno o un autobus e camminare è diventato fatica.

Ma che cos'è oggi camminare per noi stessi? Camminare ritorna a essere una modalità per ricercare fisicità e ritrovare una dimensione corpo/mente. Pensiamo ai pellegrinaggi o i cammini di gruppo per ritrovare l'armonia con il creato.

In questo contesto sabato 25 maggio alle ore 10:00 ci sarà l’ultimo incontro intitolato "Camminare", organizzato dall'Archivio Osvaldo Piacenti all'ex Polveriera reggiana. A tenere la conferenza per il ciclo "La via del latte scende in città" ci sarà Duccio Demetrio.

Demetrio è un importante filosofo e pedagogista italiano. Le sue ricerche promuovono la scrittura e conoscenza di se. Assieme a lui Ilaria Dall'Asta, sociologa e laureata in lingue.

A seguire, come sempre, un intervento musicale con le sonorità di Cristiano Bragazzi e la voce recitante di Andrea Chimenti che, della Montagna del Latte, propongono le prove di una trasposizione in racconto fiabesco.

Per concludere un brindisi di commiato all’insegna del Parmigiano Reggiano di Montagna.