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Fiscalità incentivante per le aree montane svantaggiate: forse si apre un varco?

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Si chiama ora proposta di Legge n.8075 da titolo "fiscalità incentivante per le aree montane appenniniche svantaggiate" quella presentata in data 16 febbraio 2024 ed è destinata, speriamo, a lasciare un segno indelebile tra le aree montane appenniniche.

Con questa proposta i proponenti chiedono l'intervento del Parlamento partendo dal presupposto che le competenze in capo alle Regioni sono limitate "trattandosi di tributi istituiti dalla legislazione nazionale e riservati alla competenza statale".

La proposta di legge alle Camere mira quindi a introdurre misure che non richiedano solo trasferimenti di fondi, ma l'acquisizione diretta degli aiuti da parte dei beneficiari tramite il meccanismo del credito d'imposta, delle deduzioni e delle agevolazioni Iva, riservando alle Regioni la competenza nell'individuare le singole aree destinatarie dei benefici.

L'assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato, con 22 voti favorevoli e un contrario, una proposta di legge alle Camere a tema fiscalità incentivante per le aree montane appenniniche svantaggiate.
La proposta del Pd, sottoscritta da Italia viva, Lista Bonaccini ed ER Coraggiosa, è volta a promuovere una fiscalità di vantaggio per le aree montane.

“Le agevolazioni fiscali previste ridurranno il carico fiscale per questi professionisti, rendendo le aree montane più appetibili per chi vuole contribuire allo sviluppo delle comunità locali” ha spiegato il Consigliere Regionale Pasquale Gerace.

Il consigliere regionale Pasquale Gerace

In particolare questa proposta di legge contiene misure per attrarre nelle aree montane personale sanitario e docente, incentivi alla residenzialità, sostegno per spese di trasporto e scolastiche, supporto ai Comuni che devono avere le risorse per poter realizzare e gestire i servizi indispensabili per i propri cittadini. Viene prevista anche un'aliquota Iva agevolata al 5% per i Comuni e le Unioni di Comuni che effettuano interventi di ripristino o di prevenzione del rischio idrogeologico.

Anche Confartigianato Imprese Emilia Romagna ha espresso, in una nota, parere positivo: "Relativamente al Progetto di legge alle Camere “Fiscalità incentivante per le Aree Montane Appenniniche Svantaggiate” e di tutto il lavoro che si sta facendo a tutela di queste aree, anche alla luce dell'udienza conoscitiva del 19 aprile scorso a cui siamo stati invitati a partecipare, la nostra associazione intende esprimere il proprio parere positivo per le ragioni e gli obiettivi sottesi nel provvedimento. Riteniamo in particolare che sostenere le piccole e medie imprese, a partire da quelle dell’artigianato, in queste zone, sia fondamentale non solo per tenere in vita le imprese ma anche per il ruolo sociale che queste hanno nel territorio e per evitare lo spopolamento".

“Come circoli PD della montagna reggiana esprimiamo soddisfazione e piena condivisione per l'approvazione della proposta di legge su una fiscalità agevolata per le aree montane, approvata dalla regione Emilia Romagna e sottoposta al parlamento.
Questa proposta rientra all'interno di un percorso condiviso tra i nostri circoli e i consiglieri regionali che mira a rendere maggiormente attrattivi i nostri territori, che scontano degli evidenti deficit a livello competitivo con le altre zone della provincia. Mantenere ed incentivare il lavoro in territori svantaggiati significa fermare lo spopolamento sempre maggiormente incisivo!
La regione Emilia Romagna negli ultimi anni si è sempre dimostrata attenta alle esigenze delle nostre aree interne anche con il recente provvedimento che ha reso gratuita la frequentazione degli asili nido dei nostri territori. Ci aspettiamo la stessa attenzione anche dal governo centrale.
Riteniamo che con questa legge si potrebbe davvero dare una nuova autonomia finanziaria ai nostri comuni mettendoli nelle condizioni di attrarre maggiori opportunità”.
Di questo tema si parlerà già domenica 26 alle ore 18.00 a Carpineti presso il bar il "il vagabondo" con la presenza dei consiglieri regionali Costa e Bulbi.

Questa proposta di Legge non è da intendersi come una mancia o un favore verso le fragilità ma una scelta per evitare che l’indebolimento della colona vertebrale, l’Appennino, pieghi l’Italia; per consentire di individuare un nuovo punto di equilibro nella transizione ecologica, considerato che le nostre città sono mediamente distanti e ancora indietro rispetto ad un nuovo metabolismo ambientale e sostenibile.

Ora la proposta di Legge viene sottoposta al Parlamento e, come usano dire gli inglesi “fingers crossed” o, per meglio dire, “sperôm al bein “.