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L’imprenditore Malvolti: “Noi investiamo, ma abbiamo bisogno di collegamenti migliori con la pianura”

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C'è un tema che torna d'attualità, soprattutto nel mondo imprenditoriale. E' quello dei collegamenti da e per l'Appennino.

«Se ci fossero delle infrastrutture viarie in grado di collegare meglio le nostre zone con quelle dei distretti di pianura ci consentirebbe di essere più raggiungibili e più visibili. Però se è da 50 anni che siamo sul territorio e che lavoriamo, nonostante ovviamente tutte le difficoltà dettate dai vari momenti e contesti storico, significa che i clienti riconoscono la qualità dei nostri prodotti e del nostro lavoro».

Ad affermarlo, in questo caso, è Vittorio Malvolti, titolare dell’impresa Malvolti Paolo & C. fondata dal padre e dallo zio Giandomenico negli anni ‘70.

Da 50 anni sono presenti sul territorio e sono un punto di riferimento nel settore di carpenteria metallica per automazione industriale nel territorio montano, precisamente a Felina di Castelnovo ne' Monti. Dopo aver vissuto un passaggio generazionale, ora l’attività che conta 7 dipendenti ed è associata Lapam Confartigianato, è gestita da Vittorio Malvolti, che dal 1993 è entrato a tutti gli effetti a far parte della vita d’impresa.

«Siamo una realtà piccola – spiega Vittorio a Redacon – e operiamo principalmente con altre aziende del territorio, soprattutto con quelle attività che lavorano nel settore packaging. Quella di Reggio è una zona che ha una grande vocazione per questo settore, quindi c’è un indotto importante».

L’impresa Malvolti Paolo & C., nel corso della sua storia, ha accolto anche numerosi ragazzi per esperienze formative all’interno dell’impresa, investendo quindi nei giovani del territorio. L’attività per il futuro ha obiettivi importanti, vuole crescere e rimanere competitiva. E per farlo Vittorio Malvolti sa che l’unica strada possibile è quella degli investimenti. «Devo ancora ultimarlo – conclude il titolare Malvolti – però ho allargato il capannone perché negli ultimi anni è aumentato il lavoro e quindi si rendeva necessario. L’obiettivo ora è acquistare e mettere a disposizione dei miei collaboratori un laser per tagliare lamiere. Investire è l’unica strada per rimanere competitivi nel settore e io voglio percorrere questa direzione per essere sempre più distinguibile dalle altre attività».

 

1 COMMENT

  1. E’ doveroso da parte di tutti noi ringraziare “Eroi” come la Ditta Malvolti per quello che ha fatto e per quello che continua a fare; grazie a lei e ad altre ditte del Nostro Appennino ci si illude che ci sia ancora una speranza di un futuro per questi paesi montani, una illusione più che una speranza, visto che tutt’oggi una certa politica continua ad opporsi persino ad opere ovvie e necessarie come la Diga di Vetto o ad un collegamento viario decoroso da Ramiseto alla cantoniera di Vetto, siamo nel 2024 e tra Ramiseto e Vetto si transita ancora su due guadi, neppure nei paesi del terzo mondo succede più.
    Chi ha voluto la fine dei paesi montani ha fatto tagliare qualsiasi cordone ombelicale che avrebbe garantito la presenza dell’uomo su queste terre, e oggi riparare i danni causati dal mancato miglioramento della SS 63 fino al Cerreto, dalla mancata realizzazione delle Fondovalli Val Secchia, Val d’Enza e Val di Lonza è opera impossibile.
    Purtroppo dobbiamo semplicemente prendere atto che la politica del NO a tutto ha vinto, tra alcuni decenni si completerà lo spopolamento e l’abbandono dei paesi montani e questi territori saranno una grande riserva per lupi e cinghiali, l’uomo resterà un lontano ricordo nei libri di storia.
    Malvolti ha la necessità di infrastrutture viarie per meglio collegare l’appennino con i distretti produttivi di pianura, opere come fatto in Val Taro o per andare a Pavullo nel Frignano, ma la siamo in quel di Parma e di Modena, dove i fautori del NO a tutto, mossi da una certa politica, non avevano diritto di morte o di veto su qualsiasi opera venisse proposta.
    Mi auguro che la Ditta Malvolti abbia un grande futuro, non so dove trova il coraggio di fare investimenti, prima dovrebbe capire se la politica del SI alle opere utili e indispensabili avrà una speranza di vittoria contro la politica del NO a tutto, auguri Sig. Malvolti.

    • Firma - Franzini Lino