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La scuola Fermi è stata demolita. Quanti ricordi…

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Rinunciare al 'vecchio' per dare spazio alla modernità comporta, in molti casi, a dover fare delle rinunce... ma per migliorare.

E’ il caso della vecchia scuola media di Casina che verrà riedificata ma con criteri più contemporanei; costruita nell’ottica della sicurezza sismica e a impatto ambientale zero, dopo quasi 60 anni dalla sua inaugurazione, dove si sono formati oltre 8000 studenti, quasi tre generazioni di casinesi.

E proprio vedere le ruspe ‘buttar giù’ la vecchia scuola ha suscitato emozione e fatto riemergere tanti ricordi, di chi l’ha frequentata, come la vice sindaca Ilaria Cilloni e di chi ci ha insegnato, come Giovanna Caroli che sottolinea: "era un edificio pubblico e come tale, quando è stato costruito, si è rispettata la legge che prevede la realizzazione di opere d’arte negli edifici pubblici di nuova costruzione”.

La Caroli fa riferimento alla scultura che era installata nella scuola Fermi. 

Caroli: “Salviamo la scultura che c'era nella scuola. E' la cultura che forma l'uomo”

“Ho insegnato alla Fermi per due anni. I ricordi sono tanti ma in tutta onestà, la prima cosa a cui ho pensato, appresa la notizia della demolizione e ricostruzione, è l’opera d’arte presente al suo interno. Si tratta di un’opera astratta. È una scultura dal titolo ‘Lo svolgersi della cultura’, sono pagine di un libro che aprendosi forma un corpo umano. E secondo me ha un grande significato per la scuola.

E quella presente qui è una magnifica opera d’arte di cui non siamo ancora riusciti ad identificare l’autore, ma non molliamo. Credo che sarà rimessa nel nuovo edificio, intanto però mi sono tanto raccomandata, anche al sindaco, che venga salvata e custodita in uno spazio pubblico. Mi hanno detto che probabilmente resterà custodita, almeno per ora, in biblioteca. Ed ho notato con piacere vedere a quante persone è cara.

Auspico che questa opera torni ad essere ben visibile al pubblico e che il pubblico ci faccia caso perchè è lo svolgersi della cultura che forma l'uomo, sono le pagine di un libro che lo formano. Questo mi piace ricordare della scuola e questo vorrei che non andasse perso".

Cilloni: “Tanta emozione ma ricordiamoci che sono le persone a fare i luoghi”

“Le nostre storiche scuole medie sono state il ‘contenitore’ di tante generazioni, generazioni che lì hanno iniziato a sognare in grande, perché il passaggio scuola elementare-scuola media io ricordo di averlo vissuto così: con la ‘libertà’ e di potere iniziare a sentirmi grande, dentro ad una scuola nella quale di grande c’era tutto, non soltanto i miei sogni. C’erano aule spaziose, tantissime finestre, enormi e un atrio – esterno ed interno - capace di contenere l’entusiasmo nell’entrare/uscire, al suono delle campanelle.

Non era soltanto una scuola dentro alla quale iniziavi a spostarti da un’aula all’altra a seconda della materia prevista nell’orario scolastico, ma era un luogo nel quale potevi portare un po’ di te, dalle preoccupazioni per i compiti in classe, alle confidenze durante l’intervallo, rigorosamente in corridoio, fino alle prime vere importanti scelte della vita.

Lì si sono rafforzati legami e sempre lì ne sono nati di nuovi. Non era solo un luogo, era uno stato d’animo, ma sono certa che tutto questo continuerà ad esistere anche nella nuova scuola che verrà ricostruita, sicuramente più performante e sicura.

Continuerà ad esistere perché i luoghi li fanno le persone”.