A distanza di due anni dall’esposizione di 13 poster che li ritraevano nelle stesse pose che, nelle originali locandine di lancio di altrettanti capolavori cinematografici, avevano i protagonisti di film passati alla storia (da American Beauty a Colazione da Tiffany, da Forrest Gump a Shining, Arancia meccanica, e così via), gli anziani della casa d’accoglienza Beata Vergine di Pontenovo di San Polo d’Enza tornano sulla scena con le loro storie di vita.
La mostra sarà inaugurata sabato 11 maggio alle ore 18.00 negli spazi dell’associazione culturale Gommapane Lab di Cavriago.
L’esposizione propone 25 ritratti che raccontano le storie dei protagonisti ricorrendo all’intelligenza artificiale e da due installazioni/sculture appositamente create e sarà visitabile tutti i week end dall’11 maggio al 26 giugno 2024 dalle 16 alle 19.
Il progetto è nato dalle attività svolte all’interno della struttura gestita dalla cooperativa sociale "Il Pilastro” (realtà di emanazione parrocchiale che, oltre alla residenza per anziani, gestisce anche un centro diurno per disabili, un asilo nido e una scuola per l’infanzia) e, in particolare, dalle iniziative di animazione che costantemente sono rivolte al benessere psico-fisico e alle relazioni con e fra gli anziani.
[VITA], che rientra nel Circuito Off di Fotografia Europea 2024 ed è stato curato dagli artisti Mirko Frignani e Marco Corona, nasce dalla volontà di raccontare il percorso di vita, le passioni, i ricordi delle persone attraverso la fotografia e l’intelligenza artificiale.
“Durante le sessioni svolte in struttura – sottolinea Giorgio Faietti, presidente de Il Pilastro, che aderisce a Confcooperative Terre d’Emilia e alla Federazione Diocesana Servizi Anziani (Fe.Di.S.A.) - in un set fotografico allestito appositamente, gli ospiti sono stati “intervistati” sulle loro vite creando così momenti di condivisione, divertimento e commozione che i due artisti hanno poi sviluppato creando un immaginario in grado di raccontare una piccola ma importante parte dei protagonisti”
“[VITA], dunque – spiegano gli autori Frignani e Corona - è tutto quello che succede tra la parentesi nascita e la parentesi morte. Dentro queste parentesi le parole si sommano o si moltiplicano e, come nelle catene di montaggio, la sottrazione non esiste. Nelle nostre vite niente viene meno, anche quello che pensiamo ci venga tolto in realtà è solo un tassello per raggiungere il prodotto finale, cioè il noi che pensiamo e sappiamo di essere o poter essere”.