Francesco Melillo: “La danza non è uno sport, è una disciplina"
Si festeggia oggi la Giornata Internazionale della Danza. La ricorrenza, promossa dal Comitato Internazionale della Danza all'interno dell'Istituto Internazionale del Teatro dell'UNESCO, è stata istituita il 29 aprile 1982 data di nascita, nel 1727, di Jean Georges Noverre, che fu il più grande coreografo della sua epoca e creatore del balletto moderno.
Ma la danza può essere considerata uno sport? Proprio in una trasmissione tv della rete pubblica è stato ribadito che lo è. Sull’argomento è intervenuto anche il direttore artistico del Centro Danza Appennino (la scuola di danza di Castelnovo ne’ Monti) il maestro Francesco Melillo: “La danza non è uno sport, è una disciplina (in riferimento alla danza classica, contemporanea e moderna). Vi sono poi dei settori sportivi quali il ballo liscio, danze standard, latini americani e caraibici che si possono invece annoverare come attività sportive”.
“La danza - continua Melillo – deve seguire un percorso accademico stabilito dai parametri dell’Accademia Nazione di Danza che è il massimo organo del settore, dai coreutici nelle scuole professionali statali, dai teatri (come il San Carlo di Napoli, la Scala di Milano, l’Opera di Roma) e poi trasferito nelle varie scuole private sparse sul territorio nazionale tecnicamente idonee ad ospitare tale disciplina. Si tratta di scuole nate appositamente per la danza e non palestre o sale adattate con professionisti espressione diretta degli entri suelencati. La danza deve essere studiata più volte alla settimana o anche tutti i giorni per arrivare a conoscerla e poterla praticare”.
Proprio oggi, in occasione di questa giornata, il Maestro Melillo ci tiene a ricordare i prossimi appuntamenti che vedranno il Centro Danza Appennino impegnato nel saggio didattico di fine anno, in programma il 15 e 16 giugno 2024 al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti.
