Home Cronaca A Cervarezza si inaugura la Pietra della memoria
Il 25 aprile

A Cervarezza si inaugura la Pietra della memoria

517
0

A Cervarezza si inaugura la Pietra della memoria

Il 25 aprile sarà inaugurata alle ore 11 in piazza I Maggio a Cervarezza una nuova Pietra della memoria, che ricorda due uomini diversi con lo stesso sogno di libertà: Otello Salsi “Gino”, comandante della 144^ brigata Garibaldi, e don Domenico Orlandini “Carlo”, comandante partigiano delle Fiamme Verdi. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione culturale Amanzio Fiorini di Busana in collaborazione con le associazioni partigiane.

All’evento interverranno Daniela Bucci dell’associazione Amanzio Fiorini, Fiorella Ferrarini dell’Anpi, Claudio Bucci dell’Anpc – Alpi, lo storico Giuseppe Giovanelli.

Sono previste anche letture a cura dell’associazione Amanzio Fiorini, realtà che si occupa di promozione dell’identità del territorio di Busana e dell’Appennino, e ha voluto farlo in occasione del 25 aprile con l’obiettivo “che sia una festa non divisiva, ma che invece unisca tutti all’insegna della pace e della libertà. Abbiamo scelto di farlo puntando l’attenzione su due figure che potrebbero apparire diametralmente opposte, ma che entrambe lottarono per questi valori”.

Otello Salsi dopo l’8 settembre ’43, con la creazione di gruppi di resistenti in pianura, comincia a studiare, attraverso sopraluoghi e contatti, la zona montana, dove nei mesi seguenti si sarebbe sviluppata la lotta delle formazioni garibaldine. Fu uno dei primi che da Cervarezza prese contatto con il gruppo di Aldo Cervi, salito in montagna nell’autunno ’43.Nel giro di breve, in montagna si identifica un nucleo di circa 200 partigiani, al comando di Walter Tarasconi (Walter) Distaccamento Prampolini, Otello Salsi (Gino) Distaccamento Piccinini, Pio Montermini (Luigi) Distaccamento Bedeschi.

L’intitolazione del Distaccamento guidato dapprima da Otello è ad Antonio Piccinini, reggiano, candidato per il partito socialista in Parlamento nel 1924 ed assassinato, come Giacomo Matteotti, dai fascisti. Il comandante Otello passerà il resto della sua vita svolgendo attività a sostegno dell’Anpi.

Ben più conosciuta è la figura di Don Orlandini, sacerdote che ha impugnato le armi contro i nazifascisti. Non a caso era amico di don Pasquino Borghi, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Don Domenico era parroco a Poiano di Villa Minozzo quando, dopo l'armistizio, in contatto con i Servizi segreti inglesi, si adoperò nel salvataggio di moltissimi prigionieri di guerra alleati. Nella primavera del 1944, paracadutato sull'Appennino reggiano, organizzò i collegamenti tra partigiani e Alleati. Dopo la Liberazione fu decorato dagli inglesi con la Victoria Cross.