L’istituto Gobetti tra i partecipanti al primo torneo scacchi
L’istituto P. Gobetti di Scandiano da oltre due anni all’interno della sua offerta formativa propone un progetto chiamato Gobettian chess players in cui sono coinvolti tanto gli alunni quanto i docenti, chiamati a mettere alla prova le loro abilità logico-intuitive nel gioco degli scacchi. L’attività ha riscosso un notevole successo tale da manifestare nei partecipanti l’ambizione di proseguire in questo gioco a livello agonistico. Fin da subito, la dirigente ha creduto nel progetto accogliendo questa proposta e attivandola grazie anche al contributo delle famiglie. Il coinvolgimento di docenti e alunni ha favorito processi capaci di interagire su molteplici campi, permettendo non solo di potenziare le capacità di alcuni, ma soprattutto di accrescere legami di lealtà e fiducia, abbattendo ostacoli che andassero ben oltre le barriere culturali, linguistiche, motorie e cognitive. Sono state più di 40 le persone che tra alunni e docenti, con cadenza settimanale, si sono ritrovate a giocare intorno ad una scacchiera; oltre a questi, altri docenti, in contemporanea, hanno proposto queste attività negli ambienti della disabilità.
Al Gobetti gli scacchi riscuotono un interesse travolgente: diventato quasi virale in ogni indirizzo, si progettano scacchiere e pezzi alla stampante 3D, si realizzano e si curano canali youtube, si traducono articoli di importanti riviste di scacchi estere, si realizzano mini tornei e si partecipa a quelli organizzati dai circoli locali. Il desiderio di questi ragazzi cresce di giorno in giorno e si fa fatica a raccogliere le tante proposte che rivelano diverse ambizioni e che attendono solo il tempo, le occasioni e le risorse necessarie per portarle a frutto. Un evento significativo, al quale ci si arriva con desiderio ardente e preparazione, è la partecipazione al primo torneo provinciale delle scuole organizzato dal prof. Carpanoni. A lui si rivolge il nostro più caloroso ringraziamento, promettendo di continuare a sostenerlo in questo progetto che vede coinvolta una rete di scuole e associazioni della provincia di Reggio Emilia. Chissà se in futuro la nostra ambizione si spingerà, almeno per corrispondenza, a gareggiare con circoli di scuole del Sud Africa, dell’India o di qualsiasi altra parte del mondo.
(prof. Samuel Francesco Fasano)