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Il Montecchio va controcorrente

Marchionni: “Il nostro obiettivo resta quello di portare i ragazzi in prima squadra”

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Marchionni: “Il nostro obiettivo resta quello di portare i ragazzi in prima squadra"

Dopo tre anni sotto la guida di Giorgio Sassi e dopo l’anno di transizione di Francesco Baffa, il Montecchio, dall’estate scorsa ha aperto un nuovo ciclo affidando la guida del settore giovanile all’ex giocatore Fabrizio Marchionni. Un passato da professionista in terra laziale per poi arrivare all’Imolese e spostarsi, al termine della sua carriera, a Rolo. Dopo il calcio giocato, quello allenato e Marchionni è diventato un tecnico esperto con un occhio vigile sui giovani talenti. Per questo motivo il Montecchio ha deciso di puntare su di lui per l’ampliamento del proprio settore giovanile.

Una scelta che va controcorrente a quello che stanno facendo le altre società che, causa le nuove regole imposte dalla recente riforma dello sport e l’ormai prossima eliminazione dell’obbligo dei giovani nelle categorie dilettantistiche di Eccellenza e Promozione, e che vedrà un investimento importante sul vivaio giovanile.

A tal proposito, pochi mesi fa, il Montecchio è entrato a far parte di Provincia Granata. Un progetto che nasce grazie alla collaborazione dell’attuale vice presidente della Reggiana, Giuseppe Fico, da sempre vicino alla società giallorossa della quale è stato un ex dirigente.

Il dirigente Claudio Frontera con Alessandro Nesta, mister della Reggiana. Presidente del Montecchio Massimiliano Palmia e il tecnico del settore giovanile Fabrizio Marchionni
Il dirigente Claudio Frontera con Alessandro Nesta, mister della Reggiana. Presidente del Montecchio Massimiliano Palmia e il tecnico del settore giovanile Fabrizio Marchionni

L'intervista

Marchionni, la società crede molto nel settore giovanile malgrado il cambiamento delle recenti regole. “Assolutamente sì, la dirigenza sta continuando ad investire nel settore giovanile e mi ha concesso l’onore di guidarlo. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto in questa stagione, nella quale abbiamo consolidato i numeri in tutte le squadre e ci stiamo già muovendo con il mio staff e la dirigenza per pianificare la prossima annata sportiva”.

La Juniores Elite ha disputato una buona stagione ottenendo l’Elite. Per arrivare a questo obiettivo quanto sono state importanti, nel periodo invernale, le strutture che la società vi ha messo a disposizione?

“Ottimo risultato quello della juniores. Anche se io mi occupo dei più piccoli i ragazzi li guardo sempre tutti. La società ha fatto tanti sacrifici e i frutti si cominciano a vedere. Abbiamo due magnifici sintetici e strutture all'avanguardia. Credo che le strutture stiano alla base di tutto e in questo la società è stata lungimirante, tant'è che quest'anno, ci ha messo a disposizione anche un altro campo in erba artificiale al “Notari”, arrivando così ad un totale di 3 campi in erba artificiale e 2 in erba naturale. E non è poco”.

State dando molta importanza al calcio femminile, che prospettive ci sono?

“La femminile è stata fortemente voluta dalla società e nonostante sia il primo anno di attività ci sta dando grandi soddisfazioni sia a livello numerico che qualitativo. Il futuro prevede tanto lavoro e chissà che non si riesca ad arrivare ad una squadra a 11 da iscrivere ai campionati regionali. Noi ci speriamo”.

Siete entrati nel progetto “Provincia granata” siete soddisfatti?

“Decisamente sì. La Reggiana dà un senso di “appartenenza” a tutte le società di casa nostra e diventa un obiettivo da perseguire per i nostri ragazzi, non solo per quelli del settore giovanile granata, ma per tutti”.

Avete in programma campi estivi per sensibilizzare i giovani della Val d’Enza a scegliere il Montecchio? 

“Anche quest'anno partirà il Camp estivo targato Montecchio, con l'auspicio che richiami molti ragazzi e ragazze”.

Perché un ragazzo dovrebbe scegliere Montecchio e non le altre realtà della zona?

“Perché noi stiamo pianificando e programmando per il futuro un percorso diverso da quello che abbiamo proposto negli ultimi anni. L’obiettivo è di innalzare il livello qualitativo e avere un giorno la soddisfazione di vedere esordire i nostri ragazzi in prima squadra”.