Ferrari (Csx) dice no alla Vassallo. "Ora chiedo al centrodestra"
“Informo che è mia intenzione ripresentarmi alle elezioni comunali per continuare l’attività di consigliera comunale nel comune di Castelnovo ne’ Monti. Ritengo infatti che l’aver partecipato in questi cinque anni sia stato utile per portare avanti l’attività per la riapertura del punto nascite (attesa a fine lavori di ristrutturazione dell’ospedale), e in favore dei diritti delle donne, dell’infanzia, della residenzialità in montagna, del commercio, e più in generale dei cittadini. L’ho fatto da civica pura, indipendente da tutti i partiti”.
Così commenta Nadia Vassallo consigliera comunale di Castelnovo ne’ Monti - gruppo Castelnovo ne’Cuori, il no a concorrere con la lista di centro sinistra e spiega: “Qualche mese fa il responsabile di un partito della coalizione di centrosinistra del comune di Castelnovo mi ha ‘offerto un passaggio in lista ’garantendomi comunque indipendenza rispetto allo schieramento politico per poter continuare a impegnarmi in piena autonomia. Dopo essermi consultata con gli amici della mia lista ho deciso di accettare. Ma oggi mi ha telefonato il candidato sindaco Emanuele Ferrari dicendo che l’ingresso in lista, suo malgrado, non è possibile per la posizione di alcuni contrari”.
Vassallo precisa che “prendo atto della impossibilità del candidato sindaco di aprire la sua coalizione partitica a espressioni civiche che hanno fortemente combattuto una lotta impari a favore della salute e della sicurezza delle partorienti e in difesa del presidio sanitario del territorio montano. Ora, per par condicio, ho preso contatto con la lista di centrodestra per vedere se con loro questo percorso può essere fatto”.
Conclude affermando che “in caso contrario, tornerò a ripresentare una lista civica con gli amici che fino ad oggi hanno condiviso questa faticosa esperienza, aprendo le candidature anche a nuove persone che desiderano impegnarsi. La prossima settimana una decisione sarà presa”.
A me riesce abbastanza difficile l’immaginare una vera neutralità politica, ma forse io risento ancora della mentalità ereditata dalla Prima Repubblica, dove l’appartenenza partitica era molto sentita, e potrebbe dunque esservi una reale ed effettiva indipendenza in chi, specie in ambito locale, si sente di non essere vicino ad alcun partito, ma guarda piuttosto al raggiungimento di un determinato obiettivo che ritiene utile per la propria comunità.
Se la consigliera comunale del gruppo Castelnovo né Cuori proseguirà nel proposito di “ripresentare una lista civica con gli amici che fino ad oggi hanno condiviso questa faticosa esperienza”, si potrebbe parlare di una “lista di scopo”, volta e concentrarsi sui punti qui menzionati, e spendersi dunque per la riapertura del punto nascita e “in favore dei diritti delle donne, dell’infanzia, della residenzialità in montagna, del commercio”.
In questo caso tuttavia, mi permetto di significare che avrei espresso indipendenza e civismo attraverso una maggiore equidistanza, mi sarei cioè metaforicamente seduto ad entrambi i tavoli (centrodestra e centrosinistra, citandoli in ordine alfabetico) in maniera per così dire contestuale, onde capire il rispettivo livello di consonanza in ordine alle suddette tematiche
Al di là dell’epilogo che potrà avere la composizione delle liste nel Capoluogo montano, va comunque riconosciuta la volontà della Consigliera di dare completezza al percorso intrapreso, e c’è dunque da augurarsi che se ritornerà sui banchi del Consiglio comunale castelnovese per il prossimo quinquennio, riesca a tener viva l’attenzione sulle materie e questioni da lei richiamate.
P.B. 11.04.2024