Home Cronaca Precisazioni sul cambio orario all’ istituto comprensivo di Castelnovo ne’ Monti
LA LETTERA

Precisazioni sul cambio orario all’ istituto comprensivo di Castelnovo ne’ Monti

884
0

Riceviamo e pubblichiamo

***

Gentile M.M.,

mi permetto di rispondere a lei e a quanti prima di lei hanno esternato il proprio disappunto su questa pagina e altrove.

Sono membro della comunità e del consiglio di istituto per la parte genitoriale, ed è mia premura replicare in questa sede ad alcune sue affermazioni circa la modifica dell’orario scolastico prevista per il prossimo anno 2024-2025.

In primo luogo, respingo con forza il suo asserire che la decisione di adottare una scansione oraria differente fosse stata decisa e votata prima del sondaggio con il quale parte della comunità scolastica è stata chiamata a esprimersi lo scorso mese di dicembre: ciò che lei afferma è falso e qualora voglia proseguire a diffondere tali e gravi inesattezze la invito a produrre evidenze concrete, altrimenti, per piacere, che ognuno si limiti ad esprimere la propria opinione, purché argomentata in modo rispettoso di tutte le parti.

Con particolare riferimento al sondaggio più sopra, l’invito reiterato da parte dei genitori del consiglio di istituto a esprimere il proprio voto aveva il preciso scopo di sensibilizzare le famiglie circa l’importanza di dar voce alle proprie esigenze familiari ed educative; sottolineo, sensibilizzare e non costringere: se molte famiglie hanno deciso in coscienza di non partecipare al sondaggio, implicitamente hanno espresso il loro assenso all’esito del sondaggio, qualunque questo fosse stato. E’ un meccanismo democratico di base che tutti noi dovremmo già avere interiorizzato.

Vengo poi a ciò che lei definisce ‘la terza presa in giro’, ossia al fatto che dal nuovo e recente sondaggio, deciso proprio in seguito all’ “acceso” dibattito degli ultimi mesi, siano state escluse le classi quarte. La spiegazione è molto semplice, non presuppone alcuna forma di calcolo interessato e, di fatto, è la manifestazione plastica di quanto il disappunto manifestato - spesso in modo poco composto - da parte della comunità nei confronti del nuovo orario abbia determinato un parziale ripensamento del provvedimento; mi spiego: se, dopo l’esito del primo sondaggio, la modifica dell’orario scolastico per la secondaria di primo grado era da intendersi come definitiva, ora sarà invece da intendersi come sperimentale per un anno scolastico, il prossimo, e per questa ragione le classi coinvolte nel nuovo sondaggio sono esclusivamente le quinte elementari. Come può ben capire, quanto di più lontano da ciò che lei insinua riferendosi alle classi quarte escluse poiché ‘punto forte dei genitori contrari’.

Prendo atto che per lei i nuovi orari siano inconcepibili, rispetto il suo punto di vista esattamente come rispetto quello di tante altre famiglie che vedono invece questo provvedimento come una svolta del tutto positiva sia per l’organizzazione familiare che per il benessere dei ragazzi; la sua opinione vale e conta quanto la loro, che vedono al contrario in questo cambiamento lo spunto per una futura vita familiare di condivisione e qualità, a prescindere dagli impegni lavorativi dei genitori.

Nulla posso invece dire circa il futuro della scuola del centro poiché non possiedo gli strumenti per prevederne le sorti; certo è che se le esigenze sociali evolvono, anche istituzioni come la scuola non possono esimersi dal comprendere queste nuove e mutate necessità e, ove possibile, assecondarle.

Infine, anche io, come lei, ripensando al ‘polverone’ da lei evocato, provo un forte senso di frustrazione; anche io, come lei, avrei davvero auspicato un dialogo, magari acceso, ma costruttivo; purtroppo, invece, anche io, come lei, ho trovato molta e diffusa maleducazione, ma non - e fortunatamente! - nella scuola ma nelle parole - scritte soprattutto! - gravemente offensive e spesso fuori misura di tante persone evidentemente molto lontane dall’”ambiente sano e volto al dialogo” da lei auspicato.

Cordialmente,

V. M. (Vice presidente Consiglio d’istituto)