Vianese. Il dg Alberto Montecchi: "Vincerà la squadra migliore"
“Da qui alla fine ci saranno cinque finali per noi, Bibbiano e Arcetana e visto che io non credo alla fortuna, agli errori arbitrali e cose simili, sostengo con fermezza che chi vincerà sarà la squadra migliore e avrà il mio applauso, chiunque essa sia”. Non ci sono dubbi il dg della Vianese Alberto Montecchi è convinto nei mezzi della propria squadra, che insegue il Bibbiano capolista ad un solo punto di distanza, ma rispetta profondamente Bibbiano e Arcetana che stanno facendo entrambe un campionato straordinario.
Mercoledì, dopo Pasqua, voi ospiterete il Vezzano e il Bibbiano andrà a Camposanto contro la Virtus. Come vede le due sfide?
“Giocare contro il Vezzano, guidato dal nostro ex allenatore Paolo Vinceti, che ricordo sempre con grande piacere, non sarà affatto facile e noi dovremo fare di tutto per portare a casa i tre punti, anche perché da qui alla fine solo vincendole tutte, sperando in un passo falso del Bibbiano, avremo la possibilità di chiudere al primo posto. Per la gara di mercoledì ho buone sensazioni perché la squadra è in un’ottima condizione e i ragazzi saranno tutti a disposizione. Il Bibbiano a Camposanto? E' davanti a noi, quindi ha fatto meglio di noi: i numeri dicono questo. Come non sarà facile per noi, non sarà facile neppure per loro visto: la sconfitta del Bibbiano contro l'Arcetana potrebbe avere messo in dubbio le certezze dei ragazzi di Tedeschi e questo credo sia il primo vero momento difficile che stanno vivendo: o accusano il colpo o ne escono a testa alta e in questo caso... chapeau. Per loro non sarà facile anche perché hanno diversi squalificati, tra cui due pedine fondamentali come Benassi e Macca, ma hanno una rosa importante che saprà sopperire. Nella lotta al vertice, comunque, non escluderei l'Arcetana, perché segue a soli tre punti e chiunque di noi può inciampare. Tra l'altro in biancoverdi segnano poco, ma non prendono gol, quindi...”.
Tutti dicono però che la rosa della Vianese è superiore...
“A nomi probabilmente sì, ma storicamente, chi parte col favore del pronostico ha sempre gli occhi addosso e chiunque giochi contro di noi lo fa col coltello fra i denti. Bibbiano e Arcetana, invece, sono partiti in sordina, con l'obiettivo di arrivare ai play off e questa loro tranquillità ha contribuito a consolidare e a far crescere gruppi eccellenti dei giocatori liberi dalla pressione di dover vincere, cosa che invece la Vianese ha sempre sentito. Ripeto, vincerà il più bravo, visto che io non credo alla fortuna, agli arbitri e ad alchimie strane: e io applaudirò con grande ammirazione chiunque salirà in Eccellenza da primo in classifica”.
C’è qualche suo giocatore che è andato al di sopra delle sue aspettative?
“Senz'altro Samuele Caselli, che considero un ragazzo e un giocatore molto intelligente, un centrocampista che dà equilibro alla squadra, oltre a tecnica e capacità di sacrificio. Tra i giovani, invece, sta facendo la differenza il giovane Mammi: è un difensore con enormi margini di miglioramento e sinceramente non mia aspettavo fosse così forte”.
E c'è invece qualcuno che l'ha un po' delusa?
“Francamente nessuno, sono sincero. Tutti dicono che avremmo dovuto avere 10 punti in più rispetto alla seconda in classifica, ma a me sembra assurdo. Il Bibbiano ha fatto 70 punti in 29 partite, noi 69 e l'Arcetana 67 e le nostre rivali stanno facendo un campionato stratosferico, che forse non mi aspettavo. Noi, a mio avviso, abbiamo perso 15 punti per strada e se li avessimo fatti saremmo là davanti, ma quale squadre non perde punti per strada? Stiamo facendo quello che dovevamo fare: abbiamo il migliore attacco e la terza miglior difesa, dopo Arcetana e Bibbiano e anche a livello di infortuni, a parte qualche problemuccio muscolare, siamo andati bene. Noi vogliamo andare in Eccellenza, ma per andarci non c'è soltanto il primo posto: ci sono anche i play off, solo che il percorso è un po' più difficile e si deciderà tutto in una partita secca; anche se, oggettivamente, da qui alla fine saranno tutte partite secche, quindi, vietato mollare”.
(L.C)