L’Appennino reggiano brilla su Rai1 a Linea Verde
Domenica 17marzo, l’Alto Appennino reggiano sarà protagonista della puntata di Linea Verde in onda su Rai1 alle ore 12.20: un viaggio tra le meraviglie del territorio alla scoperta di luoghi magnifici e della tradizione enogastronomica locale.
“Un’occasione straordinaria di promozione per il nostro territorio”, racconta Irene Licia Melloni, titolare dell’Antica Acetaia il Vascello del Monsignore di Cervarezza, Referente territoriale per il Gruppo MATE per l’Alto Appennino reggiano, Referente tematico per l’area della Riserva di Biosfera Unesco Appennino Tosco Emiliano per l’enogastronomia e rapporti con Slow Food Italia, che ha curato la scelta dei luoghi da proporre per i sopralluoghi e guidato i presentatori e gli operatori Rai nelle meraviglie del nostro Appennino assieme, per quello che riguarda la parte naturalistico/geologica, alla dottoressa Alessandra Curotti e allo staff del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Irene ci ‘accompagna’ in questo viaggio, prima di gustarci la puntata.
“L’unico rammarico sono state le condizioni meteo non favorevoli – spiega – che non hanno consentito di fare molte riprese in esterna nel Parco Nazionale ma fortunatamente con i droni sono riusciti a riprendere la Pietra di Bismantova, il lago Calamone, la zona di Cerreto Alpi e i pascoli di Valbona”.
La Melloni sottolinea che è stata contatta in quanto Referente territoriale per il Gruppo Mate dell’area della riserva di Biosfera Unesco Appennino Tosco Emiliano attraverso Slow Food per fornire alla produzione del programma delle indicazioni sui luoghi e le persone da coinvolgere per la realizzazione delle riprese, e aiutarli con la gestione della programmazione delle tappe da visitare. “Per ogni attività da contattare – specifica - occorreva che corrispondesse alle categorie di prodotti o luoghi richiesti dalla produzione: la scelta non è stata facile siamo tantissimi produttori e custodi del territorio doverne scegliere solamente alcuni corrispondenti alle richieste della produzione è stato molto difficile dato che mi sarebbe piaciuto poterli coinvolgere tutti, perché in un territorio come il nostro, l’unione fa la forza e la differenza.”
La troupe di Linea Verde è rimasta sul territorio dal 27 Febbraio all’1 Marzo.
“Con Giuseppe “Peppone” Calabrese, Livio Beshir e Margherita Granbassi, siamo partiti alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze - racconta Irene – passando per il Borgo di Cerreto Alpi per conoscere questo splendido luogo e la Coop Briganti del Cerreto dove Sara gli ha raccontato il loro prodotto d’eccellenza: la farina di castagne e presentato alcune ricette che si possono realizzare con essa”.
Il viaggio continua verso il lago Calamone e la sua bellezza incontaminata.
“Siamo stati al Ranch Balla coi Lupi – continua -, vicino a Ramiseto dove hanno parlato della razza del cavallo del Ventasso, un tipo di cavallo locale dalla lunghissima storia, conosciuto i cavalli di Ivan ed assaggiato altri prodotti tipici del territorio preparati dallo chef del Ranch il tutto ascoltando buona musica suonata dai ragazzi del D’esperanto Trio. Per quello che riguarda il Lago Calamone, cercavano qualcuno che fosse custode, ma anche memoria storica del luogo, e che mettesse molto accento, nel caso della ristorazione, sull’utilizzo di prodotti del territorio. Quindi siamo stati al Rifugio Venusta, dove la signora Dania e la sua famiglia possiamo dire che rappresentano ‘la storia’ di questo luogo ed hanno preparato le loro eccellenze: ad esempio, tortelli di patate con i sughi tradizionali e la torta di tagliatelle nella sua accezione più arcaica”.
“Vedremo anche la visita alla mia acetaia Il Vascello del Monsignore ed alcuni scorci di Cervarezza, e scopriremo la salumeria Zanelli di Felina che produce i salumi con i maiali allevati da loro, salumi realizzati utilizzando il sale di Cervia e l’Aglio di Nubia che sono entrambi presidi Slow Food. E ancora la Latteria Sociale di Garfagnolo che alleva mucche al pascolo a Valbona dove hanno conosciuto Giordano, il presidente, ed assistito alla preparazione della ricotta realizzata per loro da Alessio. Qui hanno visitato anche il magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano ed osservato assieme a Francesca le differenze tra il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di mucche allevate al pascolo in estate e quello invernale con le mucche in stalla.
Poi sulla strada hanno conosciuto Andrea, proprietario di una bellissima Lancia Fulvia hf cupè del 1971, restaurata seguendo fedelmente le istruzioni di Sandro Munari e di Piero Soldano, per mantenere il restauro più fedele possibile all’animo dei rally dell’epoca che fece grandi le Fulvie. Hanno girato anche nel Parco dei Cento laghi, nella zona di Corniglio e Traversetolo presso l’azienda Rosa dell’Angelo di Michele e, dove, con Claudio hanno anche visitato la loro raccolta di trattori d’epoca”.