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Biodiversità, 10,5 milioni di euro per “Recore”

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Con 10,5 milioni di euro di risorse europee (Pr-Fesr) la Giunta regionale ha approvato un bando per il rafforzamento della Rete ecologica regionale (Recore) e sostenere progetti per la protezione e la conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi e blu, e ridurre tutte le forme di inquinamento.

Dalla ricostruzione di habitat naturali, alla tutela e conservazione di specie appartenenti alla fauna minore, nonché di insetti impollinatori selvatici come le api; dai sovrappassi per supportare gli attraversamenti degli animali, alla rinaturazione dei corsi d’acqua. E ancora, acquisizione di aree, realizzazione di materiale informativo (anche multimediale) e campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Il bando è indirizzato agli Enti di gestione per i parchi e la biodiversità (Emilia Occidentale, Emilia Centrale, Emilia Orientale, Romagna e Delta del Po), all’Ente di gestione del Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, i Parchi Nazionali dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e a tutti gli Enti locali.

Cosa prevede il bando.

I contributi sono concessi a fondo perduto nella misura massima del 90% delle spese ritenute ammissibili con una dimensione minima pari a 45mila euro e massima di 1 milione per ciascun progetto.

Gli interventi, che dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2026, potranno prevedere: la creazione, ricostruzione o risanamento di habitat e di habitat di specie di interesse comunitario; la realizzazione di sottopassi/sovrappassi faunistici (ecodotti); la realizzazione di scale di rimonta per i pesci dei bacini o di corridoi utili a superare sbarramenti artificiali nonché a superare la frammentazione ecologica dei corpi idrici; la creazione di zone umide (ponds e torbiere) e la rinaturazione e riqualificazione ambientale dei corsi d’acqua a favore della biodiversità e della difesa idrogeologica.

Sono previste anche acquisizioni di aree, se funzionali alla realizzazione degli interventi. Oltre ad azioni di comunicazione e informazione.

È possibile presentare domanda esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “SFINGE 2020” dalle ore 10 del giorno 20 maggio 2024 alle ore 13.00 del giorno 13 settembre 2024.

La Rete ecologica regionale.

È del 2009 il Primo programma regionale che disegna la Rete ecologica regionale (Recore) con l’obiettivo di attuare una gestione coordinata delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 per aumentare le azioni di tutela e conservazione della biodiversità. Recore è composta da aree protette e dai siti della Rete Natura 2000 interconnessi dalle aree di collegamento ecologico di rango sovraregionale (il fiume Po e la dorsale appenninica da Piacenza a Bologna e il crinale forlivese e riminese) e di livello regionale, sia trasversali, costituite dalla media montagna piacentina, dal sistema collinare emiliano, dalle valli della bassa reggiana e modenese e dalla Vena del Gesso e fascia gessoso-calcarea romagnola, nonché dalle aree fluviali. La rete ecologica continua la sua declinazione a scala provinciale e comunale.