Ferrara (CISL): "Difendiamo chi lavora e vogliamo costruire le riforme necessarie".
Abita con la famiglia a Castelnovo ne' Monti, reggiano d’adozione, il 54enne Gennaro Ferrara, dopo una carriera lavorativa svolta in città a Reggio Emilia, è stato eletto segretario generale Cisl Fp pochi giorni fa, con la presenza di Sonia Uccellatori (segretaria generale Cisl Fp regionale), del segretario nazionale della categoria, Maurizio Petriccioli e della segretaria generale Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo). Ha raccolto il testimone da un altro reggiano, Fabio Bertoia, approdato alla segreteria regionale della medesima categoria. Della nuova segreteria Ferrara fanno parte Sabrina Torricelli e Alberto Ansaloni.
Ferrara è una delle colonne Cisl nel settore della Sanità pubblica locale da oltre 20 anni. Settore che ben conosce, venendo dalla carriera infermieristica nell’ospedale del Capoluogo, il Santa Maria Nuova.
“NON DIFENDIAMO GLI IPER PROTETTI DI ZALONE MA CHI FORNISCE SERVIZI ESSENZIALI”
“Dire Pubblica Amministrazione non significa parlare di dipendenti iper protetti, quelli delle gag di Checco Zalone. Significa agire per chi lavora ogni giorno per darci servizi pubblici
essenziali e lo fa in condizioni che non sono né moderne né accettabili: stipendi troppo bassi, precarietà, mancanza di mezzi e materiali – spiega Ferrara –. Siamo in una fase di grandissimo cambiamento e i servizi pubblici non possono più essere gestiti come 30 anni fa. O si cambia o si va a sbattere. Quindi, difendiamo chi lavora e vogliamo costruire le riforme necessarie, stando con i piedi ben piantati nel rapporto, anche aspro, con le Istituzioni. Cito su tutti la riforma che vorrebbe alleggerire il carico sui pronto soccorso, lanciata senza personale e investimenti. Infine, è una rivoluzione quella in corso negli Enti locali, dove sta entrando una generazione nuova di personale. Sulle loro gambe camminerà la Pubblica Amministrazione 4.0. Essere con questi ragazzi significa essere con i cittadini di Modena e Reggio”.
I NUMERI DEL SINDACATO
Il sindacato rappresenta 5.471 persone tra Modena e Reggio Emilia con boom di iscritti,
con + 38% di adesioni in cinque anni: uomini e donne che lavorano nella Sanità pubblica, nei Comuni, nel Terzo settore, termine tecnichese per indicare la galassia di associazioni, imprese e cooperative con personale che lavora davvero al servizio della gente, spesso degli ultimi.
Rispetto a cinque anni fa, a Modena Fp fa un balzo del 52%, a Reggio del 19%. Il 58% di chi sceglie Fp arriva dalla sanità pubblica, il 23% da Enti locali e continua a crescere il terzo settore, in linea con il boom di adesioni delineato a livello nazionale da Petriccioli. Da quasi nulla a 65.000 iscritti in pochi anni. “A Modena e Reggio è stato fatto un grande lavoro di squadra. Questa non è solo un’eredità ma una promessa: non ci fermeremo”, conclude Ferrara.
Concetti come il difendere chi lavora, e il costruire le riforme necessarie, possono trovare larga condivisone, ma sono comunque espressioni astratte, e da chi ha avuto una lunga esperienza sindacale ci si potrebbe aspettare di conoscere qualcosa di più, ossia quale impostazione dovrebbero avere dette riforme, e con quali risorse intervenire se le prefigurate riforme dovessero comportare un aumento di spesa (ipotesi che pare essere abbastanza verosimile), mentre qui, salvo mie sviste, non mi sembra di vedere indicazioni in tal senso.
P.B. 02.03.2024