“La nuova Holding di trasporto pubblico sia un’opportunità per migliorare il servizio”
“La decisione, formalizzata con delibera regionale del 21 febbraio, di avviare formalmente la costituzione della Società regionale del trasporto in Emilia Romagna, non sia un’occasione mancata per migliorare quegli aspetti che oggi presentano delle criticità”.
Cosi Cgil e Filt che sottolineano come “un soggetto con maggiori capacità competitive in tema di partecipazione a gare pubbliche, capace di ambire ad aumentare i propri investimenti e finanziamenti nel settore possa sicuramente diventare volano utile a creare un servizio migliore ai cittadini, a patto però che si preveda di destinare adeguate risorse anche a chi quel servizio lo fa funzionare ogni giorno, vale a dire le lavoratrici ed i lavoratori del TPL regionale”.
“Il mantenimento delle SOT a livello extraprovinciale sarà elemento peggiorativo del servizio”
Allo stesso tempo “ la creazione della Holding regionale poteva essere l’occasione per rivedere la gestione dei perimetri di intervento dei singoli Comuni e Provincie, in particolare nella previsione delle società operative territoriali (SOT) che dovevano essere considerate a carattere provinciale.
- dicono Cgil e Filt - Il mantenimento delle SOT a livello extra provinciale, che ricalcano gli ambiti di azione delle aziende che andranno a costituire la Holding, unito alla regionalizzazione della governance invece non solo non migliorerà questo aspetto, ma anzi potrà peggiorarlo allontanando ancora di più dal territorio la gestione concreta dei servizi di trasporto pubblico”.
Rispetto alla dimensione delle SOT il sindacato è allineato alle dichiarazioni di Comune e Provincia di Reggio Emilia, che si erano già espressi in egual modo in favore del mantenimento del livello provinciale per le società operative territoriali.
“La creazione della Holding regionale dovrà altresì essere l’occasione per rivedere il sistema degli affidamenti a soggetti privati, creando le condizioni affinché tutto il TPL possa tornare in un alveo di controllo pubblico. - concludono Cgil e Filt - Il ‘cambiare tutto per non cambiare nulla’ non serve ai cittadini, agli utenti del TPL e non serve ai lavoratori, ai quali vengono già chiesti quotidianamente pesantissimi sacrifici e per i quali eventuali operazioni di armonizzazione contrattuale dovranno partire dal preservare le condizioni di miglior favore oggi presenti sui vari territori”.