Home Cronaca I tre comuni dell’Unione Colline Matildiche con Castellarano, entrano nel GAL Antico...
Risorse per 10 milioni di euro

I tre comuni dell’Unione Colline Matildiche con Castellarano, entrano nel GAL Antico Frignano e Appennino reggiano. 

2380
0

I tre comuni dell’Unione Colline Matildiche con Castellarano, entrano nel GAL Antico Frignano e Appennino reggiano.

Questo significa che ai bandi per i quali sono state destinate le risorse nella programmazione 2023-2027 potranno partecipare anche i comuni di Albinea, Quattro Castella e Vezzano sul Crostolo. Saranno quindi a disposizione finanziamenti a fondo perduto per il 40% sul nostro territorio che prima non esistevano.

Le risorse assegnate per il nuovo quinquennio ammontano a circa dieci milioni di euro, con un incremento del 15 per cento rispetto alla precedente programmazione. Di questi 8,5 in tre anni verranno assegnate attraverso bandi che saranno pubblicati nella seconda metà del 2024.

I finanziamenti saranno riservati ad attività recettive, commerciali e artigianali che prima non avevano accesso a accesso a questo tipo di misure.

Consuntivo e programmazione generale

Nella conferenza di avvio della nuova programmazione il presidente del GAL, Giancarlo Cargioli, ha tracciato un consuntivo della programmazione 2014-2022 appena conclusa: con le risorse previste dal Piano di Azione Locale 2014-2022 sono stati finanziati 314 progetti presentati, sia da imprese che da enti per un importo complessivo pari a circa 12 milioni di euro, con circa 6,4 milioni di euro nei 18 comuni della provincia di Modena e 5,6 milioni di euro nei dieci comuni del territorio reggiano.

Con i contributi erogati sono stati generati investimenti complessivi pari a 24 milioni di euro.

La dotazione finanziaria affidata dalla Regione Emilia Romagna al GAL, verrà investita su due linee strategiche principali, i sistemi produttivi locali e manifatturieri e i sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali.

La prima linea di investimento sosterrà la creazione di nuove imprese e nuove attività e lo sviluppo di alcune filiere tradizionali come l’artigianato, la castanicoltura e la gestione forestale. Parallelamente interverrà in maniera incisiva sulla riqualificazione delle infrastrutture per lo sviluppo socio economico delle aree rurali.

La seconda si focalizzerà su interventi il cui obiettivo è il miglioramento della fruizione turistica del territorio attraverso l’individuazione di nuovi luoghi (quelli della produzione agroalimentare), la valorizzazione delle strutture ricettive e commerciali e il sostegno alle attività di Enti che operano per la promozione del territorio.