“Il mondo dei robot”: proiezione al Teatro Bismantova
Giovedì 22 febbraio un nuovo appuntamento al Teatro Bismantova con il festival di cinema, filosofia e scienza Giano.
Alle ore 19.45 è previsto un piccolo rinfresco gratuito in teatro, e alle 20 sarà proiettato il film di fantascienza del 1973 “Westworld”, tradotto in Italia come “Il mondo dei robot”, un film diventato di culto tra gli appassionati, seguita da un dibattito con i presenti. Il tema al centro della serata sarà il reale messo a confronto con mondi inventati e fantastici.
L’autore della sceneggiatura è il famosissimo scrittore Michael Crichton (autore tra altri romanzi di Jurassic Park, Congo, Sol levante) che qui si cimenta anche come regista. Il film viene considerato un precursore del tema della macchina che si ribella all'uomo, ed è da molti considerato un cult. Si avvale dell'icona western del “Pistolero” interpretato da Yul Brynner, citazione del suo personaggio nel celebre film I magnifici sette. Precursore del tema della macchina che si ribella all'uomo, viene da molti considerato un cult. Il film si avvale dell'icona western del Pistolero interpretato da Yul Brynner, citazione del suo personaggio nel celebre I magnifici sette (1960). Il mondo dei robot viene sovente accreditato come il primo film realizzato anche con l'ausilio della grafica computerizzata per alcuni effetti speciali. Si ritiene inoltre che proprio in questo film sia stata usata per la prima volta la definizione di virus in relazione al malfunzionamento della rete di computer.
Un’opera a suo modo epocale, che dopo l’uscita negli anni ’70 molto raramente è stata riproposta in sala. Il film sarà accompagnato da un dibattito moderato da Nicola Maria Dusi, professore di semiotica del cinema e membro della commissione scientifica del Festival Giano, in conversazione con Emanuela Piga Bruni, scrittrice e critica letteraria che si è specializzata in Littérature générale et comparée all’Université de Paris 3 - Sorbonne Nouvelle e ha conseguito un dottorato di ricerca in Letterature comparate all’Università di Bologna, dove è assegnista di ricerca. Ha scritto numerosi saggi sulla relazione tra storia, letteratura e psicoanalisi.