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"A Castelnovo ne' Monti, grande sinergia tra forze dell'ordine e Amministrazione"

Il sindaco Bini strappa applausi e consensi alla serata sulla legalità

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Il sindaco Bini strappa applausi e consensi alla serata sulla legalità

Il primo cittadino di Castelnovo ne’ Monti ha partecipato, martedì sera, al convegno organizzato dai consiglieri di Coalizione Civica, Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, incentrato sul tema della ‘Legalità e sicurezza a Reggio Emilia’ al binario 49 in via Turri, moderato dalla giornalista de Il Resto del Carlino, Benedetta Salsi, assieme ai sindaci di Bagnolo Gianluca Paoli e all'omologo di Casalgrande, Giuseppe Daviddi.

Di fronte ad una sala gremita, con oltre 100 persone, per lo più residenti di una delle zone più critiche dal punto di vista della vivibilità e della civile convivenza tra cittadini del capoluogo di provincia, Bini ha raccontato il suo approccio al tema dibattuto, nella sua esperienza precedente di Presidente della Camera di Commercio e successivamente di sindaco di uno dei Comuni più importanti della provincia reggiana.

Un momento del dibattito su sicurezza e legalità di martedì sera

Lo ha fatto con schiettezza, senza reticenze e soprattutto lanciando un grido d’allarme – unitamente agli altri colleghi sindaci presenti nel ‘panel’ di discussione – su una situazione, quella appunto del rispetto delle regole di convivenza civile e, di come illegalità e malaffare si insinuano nelle fasce più deboli e disperate della società.

“A Castelnovo grande sinergia tra tutte le forze dell’ordine, ma noi siamo al fronte… da soli”

Bini nei suoi interventi ha evidenziato una caratteristica distintiva dell’attività di prevenzione e repressione dell’illegalità a Castelnovo ne’ Monti: “Una profonda sinergia tra tutte le forze dell’ordine e queste con il Comune – ha spiegato il Primo Cittadino -. Carabinieri, Polizia Locale e Provinciale lavorano fianco a fianco con grande spirito di collaborazione e senza alcuna ‘gelosia’, se così si può dire. Questo, ovviamente, si riflette sull’attività di pubblica sicurezza. Altrettanto importante è che poi queste forze si confrontino in modo virtuoso anche con l’Amministrazione Comunale, perché anche noi abbiamo il potere di segnalazione alle forze dell’ordine delle situazioni che non vanno. E loro, devo dire, ogni volta che solleviamo un problema intervengono prontamente”.

“Il punto però è che noi siamo soli, al fronte. Le istituzioni superiori non ci aiutano nella gestione del territorio e delle sue problematiche anche legate alla sicurezza – prosegue Bini -. Anzi, spesso in realtà c’è una complicazione forte, soprattutto perché vengono fatte politiche che non ci aiutano o che spesso sono presentate per ‘convenienza politica’. Un esempio? Il codice degli appalti, scritto da un ex sindaco di Reggio (Graziano Delrio, ndr) che per noi è pressoché ingestibile, perché non favorisce il controllo della Pubblica Amministrazione sull’attività delle imprese che se le aggiudicano, che spesso non sono del territorio. Sono innumerevoli i casi di lavori fatti male, compiuti da imprese non locali, che però devono essere pagate comunque. Non è un circolo virtuoso questo. Bisognerebbe tornare a favorire, anche legislativamente, l’impresa locale, perché saremmo certi che il lavoro verrebbe compiuto con accuratezza e senso di responsabilità, e noi avremmo la possibilità di controllare in modo capillare la conformità di quanto fatto”.

“L’Osservatorio per la Legalità non sia una scatola vuota”

Il sindaco Bini in uno dei suoi interventi martedì sera al Binario 49 di via Turri a Reggio

L’altro tema su cui Bini ha strappato consensi e applausi è quello legato all’Osservatorio sulla Legalità, di cui il sindaco di Castelnovo fa parte e soprattutto l’appello ad iniziare a colpire anche i gradini più alti del malaffare cittadino: “Le cose quando van fatte, van fatte vere. Questa istituzione dovrebbe avere la funzione di affiancare i sindaci e le forze dell’ordine nel loro difficile lavoro – argomenta Bini -. Oggi i reati da contrastare duramente sono quelli economici, e come sempre, lo spaccio di droga. La criminalità organizzata sfrutta la povertà, la disperazione, ed i bisogni degli immigrati e di coloro che ‘non hanno niente da perdere’, per poterli utilizzare come loro spacciatori ‘sulla strada’, pagati pochissimo, e soprattutto ‘spendibili’ nel caso finissero in galera. E’ una catena che dovrebbe essere spezzata, andando a colpire anche i gangli più alti di questa catena criminale. Questo è il punto di cui ci si debba occupare oggi. Cercando anche una collaborazione continua con tutte le realtà che gravitano in una zona come quella della stazione Storica di Reggio, valorizzando quanto di buono c’è, cercando di esaltarne il grande potenziale, e mandando fuori quelle persone che ‘non vanno bene’”.

 

1 COMMENT

  1. Va un doveroso elogio al sindaco Bini se è riuscito a strappare applausi e consensi nella serata in discorso, ma visto che ha opportunamente richiamato il codice degli appalti, quale tema molto presente nell’arco delle funzioni comunali, mi sarei aspettato un accenno anche alla iniziativa governativa per togliere l’abuso d’ufficio, altro argomento riguardante da vicino l’operare della pubblica amministrazione (ma forse l’accenno c’è stato, e questo resoconto della serata non l’ha riportato per mere ragioni di sintesi).

    Probabilmente non va poi lontano dal vero il Sindaco laddove parla di norme adottate per ‘convenienza politica’, ma per obiettività credo che possa ritrovarsi una simile “usanza” anche presso altri livelli istituzionali, compreso quello locale, dove non so, peraltro, se ci si attenga sempre al principio della separazione tra le funzioni di indirizzo e quelle gestionali, le seconde in capo ai dirigenti dei Servizi e rispettivo apparato, e che resterebbero dunque fuori dalla sfera della politica (cui spettano invece altri compiti).

    L’essere inoltre soli davanti a determinate problematiche, come segnala il Sindaco, potrebbe casomai dipendere dal fatto che nel sentire comune non viene sufficientemente avvertita l’importanza dei Comuni – il che, per inciso, pare abbastanza contraddittorio in un Paese come il nostro, nella cui storia l’entità comunale ha avuto un ruolo di grande rilievo – con la conseguenza che, di riflesso, pure la legislazione può talora non tenere nel dovuto conto le funzioni svolte dai Comuni (dotandoli dei necessari strumenti).

    Sempre in ordine a tale “solitudine”, potrebbe però non essere del tutto ininfluente il fatto che le “rivendicazioni” della categoria, quanto al poter intervenire ed incidere riguardo a determinate tematiche, stentano a trovare l’unanimità, e dunque maggiore forza, causa le diverse appartenenze politiche (un tempo, che io ricordi, non erano pochi i Parlamentari che ricoprivano anche la carica di Sindaco, in Comuni di media e piccola dimensione, il che manteneva per così dire un filo diretto tra le problematiche locali e il legislatore).

    P.B. 08.02..2024

    • Firma - P.B.