Incendio lungo la Costa delle Veline
Il rogo continua a risalire la parete della montagna, come mostrano le immagini della web cam di Reggio Emilia Meteo.
Le fiamme si sonno sviluppate nel tardo pomeriggio di oggi 3 febbraio, lungo la Costa delle Veline, a 1800m circa di quota.
Dalle immagini della web cam di Reggio Emilia Meteo “si nota il primo pennacchio di fumo alle 16.18: data la distanza, è comunque probabile che l'origine dell'incendio sia ancora precedente. Da una prima stima, il punto in cui il fuoco è divampato sembra non lontano dal bivio del sentiero 627, che lì sale diretto alla vetta.”
A quota 2000 al momento si registrano +7.5°C con vento moderato (20-40 km/h; raffiche fino a 63 km/h) da WSW, e bassa umidità; condizioni purtroppo favorevoli alla vita dell'incendio.
I vigili del fuoco di Castelnovo ne' Monti hanno iniziato a monitorare la zona nel pomeriggio grazie all'esame delle web cam dislocate nelle varie parti della provincia, tra cui anche quella interessata dall'incendio, e una volta arrivati sul posto hanno potuto rendersi perfettamente conto del dimensionamento, e del fatto che non si trattasse di un rogo circoscritto, ma la cui estensione stava aumentando di superficie.
Il SAER sconsiglia l'accesso a tutti i versanti del Cusna
Anche il Soccorso Alpino sta seguendo da vicino gli sviluppi legati all'incendio divampato nel pomeriggio di ieri (sabato 3 febbraio) sulla Costa delle Veline, nell'area del Monte Cusna. Le condizioni meteo, con vento previsto sui 20, 30 km/h, infatti sembrano perfette perché l'incendio possa continuare ad avere vita, se non ad allargare il suo fronte, nonostante gli sforzi continui dei vigili del fuoco che stanno perando nella zona del rogo.
E' per questo che il SAER lancia un appello a tutti gli utenti a non accedere alla zona del Monte Cusna da qualsiasi versante, proprio per la situazione in continuo divenire.
Ore 9:30, incendio quasi estinto
Grazie all'intervento dell'elicottero Drago 60, che dalle 8:00 sta effenttuando lanci di acqua, si registra un progresso significativo nelle operazioni di spegnimento. Il fronte alto dell'incendio è stato completamente estinto, mentre il fronte basso è in via di estinzione.
Inoltre, è previsto che l'elicottero recuperi il personale di terra dal campo sportivo di Ligonchio per trasportarli sul Monte Cusna, dove proseguiranno le operazioni di bonifica. La decisione di utilizzare il supporto aereo è dovuta alla natura impervia del territorio, che impedisce l'accesso con i mezzi tradizionali.
Al momento ancora sconosciute le cause e l'entità del danno.
Benissimo che sia stato spento.
Forse qualcuno si chiederà se e quanto la vulnerabilità delle praterie di crinale nella zona del Cusna, versante Costa delle Veline, Passone e Vallestrina, sia aumentata in seguito allo scempio delle greggi di migliaia di pecore e capre dal 2018 al 2022 inclusi, con la formazione della prateria nitrofila, alta, fitta e secca.
Caro Meneguzzo.
Propendo più per la totale mancanza di neve che invece, ai primi di febbraio dovrebbe ricoprire con 2/3 MT di neve queste alte praterie.
Chi ” probabilmente in modo accidentale ” ha innescato il fuoco, non credo proprio fossero le pecore o le capre !
Forse all’ ultimo posto metterei la modificazione di queste praterie d’ altura a causa del pascolo delle greggi.
Molto meglio riconoscere quanto accaduto piuttosto che mistificare.
Saluti
E’ la prima volta che sento parlare del pascolamento ovi-caprino quale possibile, ancorché indiretta, causa di incendio delle praterie di crinale, come si legge nel primo commento, e stento francamente a credervi, ma ognuno ha le proprie e legittime opinioni, che ovviamente rispetto sperando tuttavia che non si traducano in un modo per giungere via via a far dismettere la presenza delle greggi sul nostro territorio (un tempo piuttosto numerose), e più in generale allevamenti ed attività zootecnica.
P.B. 05.02.2024