Una “lezione” dal Cavaliere, per così dire sottovoce
Trent’anni fa il Cavaliere “discese in campo”, e nei miei ricordi di allora e di poi, uno degli aspetti che trovavo alquanto apprezzabile, allorché esprimeva le proprie idee e convinzioni, era il naturale garbo con cui lo faceva, talora venato di spumeggiante ironia ma con toni giammai arroganti ed aggressivi, o irrispettosi – tanto da essere diventato proverbiale quel “mi consenta” nel suo stile comunicativo – e mi pareva di ritrovare un analogo “tratto” in altri esponenti del suo versante politico (un tratto che mi verrebbe da definire “signorile”).
In quella spontanea naturalezza mi sembrava poi di poter intravvedere una sorta di involontaria ma forte “lezione” di creanza e buone maniere, che mi ritorna alla mente ogniqualvolta sento qualcuno esternare le proprie opinioni in modo per così dire “urlato” o quasi - oltre che caloroso, e appassionato, com’è normale che sia - e visto che il Cavaliere pare oggi trovare estimatori anche fra chi un tempo lo criticava, mi auguro che quella “lezione” ci aiuti ad “abbassare un po’ la voce”, senza tuttavia rinunciare a dire come la pensiamo.
(P.B.)
Concordo che oggi certi politici e certi personaggi televisivi sono davvero insopportabili.
” Urlatori ” improponibili.
Difficile però che le persone ricordino il Berlusca solo per i suoi toni ” soffusi “.
Credo che tanti anzi tantissimi lo ricordino anche per non aver
minimamente rispettato i suoi ruoli istituzionali, pensando fosse normale avere questioni legate a Olgettine ecc ecc e qui mi taccio che credo davvero possa bastare.
Di certo sarebbe opportuno poter contare sul fair play di alcuni ns politici beceri e non credo serva davvero che ne citi i nomi, sono noti a tutti.
Saluti Vittorio
Nelle mie righe mi ero volutamente astenuto da considerazioni politiche, ma visto che il primo commento vi ha fatto cenno, mi permetto di dire che le “questioni legate a Olgettine …” afferivano alla sfera privata, da tener distinta, io credo, dall’azione politica, ed è su quest’ultima che, sempre a mio modesto vedere, ci si dovrebbe esprimere (a meno di trovarci a vivere in una sorta di Stato etico, o pressapoco, pur se ci hanno costantemente detto che non è così, o non dovrebbe esserlo), e per ultimo non escludo che il Cavaliere possa venir ricordato con stima ed apprezzamento, e non solo per i suoi toni “soffusi”, anche tra quanti allora non lo avevano in simpatia (posto che una qualche ammissione in tal senso l’ho già sentita).
P.B. 29.01.2024
Caro PB se sei il Presidente del Consiglio le tue ” azioni ” private sono sempre e comunque del Presidente del Consiglio.
Così funziona.
Ciao Vittorio
…a maggior ragione se il Presidente del Consiglio (qualificandosi come tale) chiama sette volte di seguito la Questura di Milano per fare rilasciare la sua amante minorenne, affermando che si tratta della nipote di Mubarak.
Ricordo benissimo i suoi toni “soffusi” ed il suo naturale garbo, per esempio quando diede dei coglioni agli elettori di sinistra.
Per riprendere il ragionamento di P.B. tra gli esponenti del versante politico Berlusconiano, possiamo senz’altro menzionare per i suoi tratti signorili l’onorevole Vittorio Sgarbi (attuale sottosegretario alla cultura), noto a tutti per i suoi toni giammai arroganti e aggressivi, o irrispettosi, e capace di dare anche lui lezioni di creanza e buone maniere grazie al suo modo pacato e mai “urlato” di esternare le proprie opinioni.
Riguardo al Sottosegretario, ne abbiamo conosciuto la vivacità dialettica ed effervescenza verbale in anni precedenti alla sua entrata in politica, quale ospite di una trasmissione televisiva piuttosto nota, dove la sua presenza era abbastanza ricorrente, a dirci come la sua oratoria o eloquenza fosse apprezzata (diversamente, mi viene di pensare, non sarebbe stato invitato a parteciparvi con tale frequenza).
Se è poi vero che i governanti hanno una esposizione a 360 gradi, a me sembra che le “azioni” private non possano comunque prevalere su quelle politiche, tanto che, fuori dai confini nazionali, vi sono personalità che vengono ancora celebrate come grandi statisti, e i cui comportamenti privati non erano inappuntabili e ineccepibili (forse assistiamo anche qui alla non infrequente logica dei “due pesi e due misure).
Saluti ad entrambi.
P.B. 31.01.2024
Beh caro P.B. da lei in quanto a due pesi e due misure abbiamo tutti da prendere lezioni. Ne abbiamo appena avuto un esempio, dal momento che le urla e gli insulti del sottosegretario, visto il suo schieramento politico, si trasformano in “vivacità dialettica ed effervescenza verbale”.
Scese in campo per evitare il carcere. Il suo primo provvedimento fu la depenalizzazione del falso in bilancio. Era un galantuomo? Si aveva classe ma mise in ridicolo l’intero paese per i suoi vizietti privati. Da premier certe cose non si fanno. Io non lo rimpiangerò di certo ma aimé non è che con quelli di adesso c’è da star tranquilli. Rimpiango Berlinguer e Moro, quelli si che mi mancano!
In riferimento al commento di Giovanni, ciascuno di noi esprime apprezzamento per l’una o altra personalità anche in base, io credo, alle rispettive simpatie politiche – non possiamo nascondercelo – il che è peraltro del tutto legittimo, e pure io non sfuggo ovviamente a tale regola, ma mi sembrerebbe abbastanza difficile negare, o ignorare, le intuizioni del Cavaliere in politica estera, vedi ad es. Pratica di Mare del maggio 2002, che seguirono quelle precedenti di Craxi, il quale, a proposito del caso Moro, era notoriamente favorevole ad una trattativa per ottenere la liberazione del presidente DC, dopo il suo sequestro.
P.B. 05.02.2024