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POESIA DI LUCA SILLARI

La Luna e il Cusna: maggio dei bambini

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Cusna

Puoi amica riposare?

Spero non sia disturbata

dalla gioia indiavolata

dei bambini nel giocare

 Cusna

Sulla cima i ragazzini

stan giocando assai contenti

si rincorrono coi venti

son felici e sbarazzini

Luna

Non disturbi caro amico

però grazie dell' avviso

che così vedrò un sorriso

che per me è un dono strano

 

Luna

Anche io ho dei bambini

ma non sono più giocosi

sono tristi e silenziosi

tutti morti poverini

 

Luna

Sono bimbi che han patito

l'abominio della guerra

che li ha uccisi sulla Terra

e il perchè non l'han capito

 

Luna

Hanno il vuoto dentro agli occhi

pure l'anima è impaurita

per lo strappo dalla vita,

non c'è niente che li sblocchi

 

Luna

E così io gli do amore

forse l'unico che avranno

che dall'uomo non ce l'hanno

lui che è il loro genitore

 

Luna

Arrivano con gli occhi impolverati

per le macerie dei bombardamenti

il sangue con la polvere mischiati

sul viso di quei poveri innocenti

o uomini crudeli ed esaltati

qual'è il guadagno di quei patimenti?

Se usi la violenza su un bambino

quel giorno avrai creato il tuo assassino

 

Luna

chiedo scusa per lo sfogo

dal dolore che ho veduto:

devi esser risoluto

e protegger questo luogo!

 

 Cusna

io gli offro la bellezza

e la semplice natura

e non l'odio e la paura

con la fame e la tristezza

 

Cusna

Che l'infanzia sia il terreno

per far crescere il futuro

per far l'uomo più sicuro

amorevole e sereno

 

Cusna

Sia con lo studio e il gioco

che costruirem la pace

questo ai bambini piace

mai più guerra sarà

mai più guerra sarà

 

 (Luca Sillari)