Malavasi: "Il Liceo Made in Italy si è rivelato un flop assoluto".
“Anche a Reggio Emilia, come nel resto d’Italia, la proposta del Liceo Made in Italy si è rivelata un flop assoluto, tanto che nessuna della scuole potenzialmente interessate ha attivato questa possibilità”.
Questo il giudizio della deputata reggiana, Ilenia Malavasi, che fino al 2022, in qualità di vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, si è occupata proprio di scuola e di programmazione scolastica.
“Il fallimento di questa proposta, al di là degli aspetti di contenuto, completamente inesistenti, nasce dalla non conoscenza delle dinamiche e dei tempi che regolano il mondo della scuola da parte del Ministro Valditara, a partire dal mancato rispetto per gli organi collegiali, gli studenti e le loro famiglie. Siamo di fronte all'ennesima prova di inefficienza del Ministro nel suo ancora breve mandato. Questa proposta, che puntava in modo capzioso e ideologico sul nome, non ha riscosso adesione da parte degli Istituti cui è stata rivolta. D’altra parte, si tratta di un’idea nebulosa e priva di molti elementi determinanti per poter fare una valutazione seria. Nella proposta ministeriale, infatti, manca tutto: regolamenti, prospettive, orari, indicazioni per il post diploma. Io credo - e nella mia esperienza ho sempre agito in questo modo - che le proposte e le innovazioni vadano sempre prima discusse con chi è parte attiva del mondo della scuola e mai imposte dall’alto, per volontà ideologica. In questo caso, il Liceo Made in Italy, inoltre, va a svilire proposte e percorsi che già i singoli Istituti stanno portando avanti, come per esempio il Liceo scienze Umane, opzione Economico Sociale, che dal prossimo anno sarà attivato presso l’Istituto Motti, dopo un percorso serio di programmazione scolastica. Gli studenti e le loro famiglie non sono 'pacchi' postali, cui basta applicare sopra un’etichetta governativa. Nella scelta della scuola superiore entrano in gioco dinamiche complesse, che conosco bene, avendo per anni promosso spazi e occasioni dedicati proprio all’orientamento”.
“L’occupazione di ogni spazio culturale ed educativo che questo Governo sta mettendo sistematicamente in atto”, conclude l’On. Malavasi, “è vergognoso e non trova alcun precedente. Il fallimento fragoroso di questa proposta dimostra, una volta in più, l’approccio deleterio in materia di scuola, giovani, educazione che questo Governo, nella fattispecie il Ministro Valditara, ha in animo. Una sconcertante e arretratissima pochezza, che crea solo imbarazzo in chi è chiamato ogni giorno a confrontarsi con le vere sfide educative che il contesto in cui viviamo richiede. Le dimissioni di chi ha partorito questa idea di pura propaganda sarebbero il minimo dovuto”.