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campionessa dell'atletica Castelnovo monti

Vola alto la giovanissima Carolina Benedetta Campani

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Vola alto la giovanissima Carolina Benedetta Campani.

Carolina Benedetta Campani, sedici anni, frequenta il liceo scientifico al Cattaneo-Dall’Aglio ed è una giovane allieva dell’Altetica Castelnovo Monti Si cimenta soprattutto nel salto in lungo e nelle prove in multiple ed è allenata da Nino Teggi.

L’intervista.

Quando hai scoperto questa passione per l’atletica? 

La passione per l’atletica è nata con il tempo.  Ho iniziato a fare ginnastica e palla a volo, poi durante il Covid mi sono avvicinata a questa disciplina perchè si poteva praticare all’aperto. Ora continuo anche con la ginnastica ma ho iniziato a gareggiare con l’Atletica a livello agonistico. La mia specialità è il salto in lungo. Devo dire che mi ci sono avvicinata piano piano. Nel 2021 c’erano i lavori alla pista di atletica quindi mi allenavo all’esterno, un allenamento un po’ limitato ma quando poi a marzo sono ‘entrata’ in pista ho iniziato l’attività sportiva in pieno. A maggio dello stesso anno ho partecipato alla mia prima gara arrivando seconda e da qui ho iniziato ad appassionarmi.

Parlaci del ‘tuo’ 2023 in campo.

Nel 2023 ho partecipato ai campionati italiani Fidal Allieve che si sono svolti a Caorle e nella prima gara indoor a Parma ho mancato la qualificazione per soli 2 cm. Quindi ho iniziato ad allenarmi per raggiungere queste misure: per le gare indoor era di 5, 40 m e per quella all’aperto 5, 45 m: ebbene sono riuscita ad avvicinarmi e all’ultima gara utile per la qualificazione a Bologna, a maggio 2023, sono arrivata a 5, 53 m. Non ci speravo più. Ho poi ottenuto la qualificazione per i campionati a Caorle dove non pensavo neanche di qualificarmi per la finale. Proprio a Caorle con un salto di 5, 51m ho ce l’ho fatta; alla fine ho concluso con la settima posizione, guadagnando comunque una medaglia. A settembre 2023 ai Campionati Nazionali di Atletica Leggera su pista a Cles in provincia di Trento e nel salto in lungo ho vinto l’oro.

Facciamo un passo indietro. Per raggiungere l’altezza necessaria nel salto in lungo ti sei allenata tanto. Quanto è stato faticoso?

Direi faticoso a livello psicologico non fisico. Partecipavo alle gare pensando di non farcela cercando di capire cosa dovessi migliorare. Non godevo della gara ma ero tesa per il risultato. Poi ad un certo punto ho capito che così facendo non sarei riuscite a migliorare il salto e  quindi alle successive gare mi sono presentata pensando alla gara in sé, al mio divertimento. Ed è andata bene, non ci potevo credere. E da qui tutto è ambiato.

Quanto è difficile conciliare gli allenamenti con la scuola?

Non è semplice ma mi impegno molto, sono molto organizzata. Guai se non lo fossi, non riuscirei a tenere i ritmi. Mi alleno quasi sempre tre o quattro volte a settimana e con lo studio cerco sempre di mettermi avanti così da non dover studiare all’ultimo. Ormai per me è una passione e quando non vado agli allenamenti sento che avrei bisogno di farlo, ormai fa parte di me, del mio quotidiano.

Quale sarà il prossimo impegno?

Dopo la pausa natalizia occorre ricominciare e lo farò andando a Modena per partecipare alla gara 60 piani, sempre un salto in lungo.