Delmonte e Catellani (Lega): “Da Ruffini intervento polemico e strumentale”.
“Un intervento polemico, fine a se stesso, che denota una polemica che non appartiene alla Lega. Non abbiamo tempo per le dichiarazioni sterili, siamo abituati a trovare soluzioni, lavorando a testa bassa nel tempo. E di tempo ne serve quando si arriva ad amministrare un territorio dopo 5 anni di gestione deleteria della cosa pubblica”. Così i consiglieri regionali della Lega Gabriele Delmonte e Maura Catellani replicano alle parole del Coordinatore Pd Appennino Reggiano Paolo Ruffini che ha denunciato il perdurare della carenza di medici al Ventasso dopo l’incontro di Cervarezza del 15 dicembre con i sindaci dell’Unione e la dirigenza Ausl.
“Il signor Ruffini era presente la sera dell’incontro con la direttrice Marchesi. Incontro in cui i sindaci della montagna, assieme alla direzione sanitaria territoriale e alla direzione Ausl, si sono accordati davanti alla popolazione per ritrovare una soluzione su Busana condivisa, con un ritorno di un presidio sanitario territoriale. Altresì immaginiamo che Ruffini sappia bene che il partito che rappresenta è stato al Governo del Paese negli ultimi 12 anni e che, attualmente, amministra la Regione. Com’è quindi possibile che la Regione Emilia-Romagna, governata dal Pd, vanti a livello nazionale il primato per la maggiore garanzia sanitaria per i propri cittadini e il coordinatore dem della montagna, che pesa un terzo della provincia di Reggio Emilia, chieda al sindaco del Ventasso di difendere e tutelare i propri cittadini che, a suo dire, non hanno assistenza sanitaria?
Se c'è bisogno di difendere i cittadini della montagna dalle decisioni della Regione delle due l'una: o l’Emilia-Romagna non è l’eccellenza sanitaria che la sinistra ha sempre vantato oppure tratta i cittadini in modo diverso a secondo dove risiedono” hanno attaccato i leghisti, sottolineando l’inesattezza delle dichiarazioni di Ruffini: “E’ tra l’altro male informato perché per quanto riguarda l'attenzione alla sanità territoriale e, nello specifico, riguardo al medico di base a Ligonghio, questa figura è assente dal 2021, dalla morte del dottor Olmi, e da allora non era mai stato fatto nulla per risolvere la situazione. Dall'avvento dell'amministrazione Ferretti è stato vagliato un accordo con gli enti del territorio per andare incontro alle richieste che facevano i tre medici rimasti sul territorio di Ventasso per favorire una turnazione quantomai necessaria a servire anche il territorio di Ligonchio”.
Inesattezze che tornano anche nelle accuse mosse al sindaco Ferretti in merito alla delibera votata in CTSS provinciale lo scorso giugno: ”Al contrario di quanto affermato da Ruffini, questa non prevedeva la chiusura del presidio di guardia medica di Busana. I sindaci hanno infatti votato per una riorganizzazione provinciale generale che ha previsto di mantenere, tra le altre cose, l’auto medica e il pronto soccorso h24 a Castelnovo Monti. Le ulteriori decisioni, pensiamo a Busana e Villa Minozzo, sono state rimandate a una successiva conferenza di distretto. Conferenza mai avvenuta. E l’Ausl ha ammesso l’errore impegnandosi appunto a far la sua parte” hanno proseguito i leghisti.
“Sui tagli alla sanità da parte del Governo nazionale, invece, invitiamo Ruffini a leggere i dati: ha una bella faccia tosta a lamentare lo scarso impegno della Lega nel trovare fondi per la sanità quando l’intero Servizio Sanitario Nazionale ha subito un taglio lineare di 37 miliardi stabiliti dai governi di centro sinistra. Oggi, con il centrodestra alla guida del Paese, assistiamo finalmente a un’inversione di rotta con un incremento di 3 miliardi per il rinnovo dei contratti” hanno concluso Delmonte e Catellani.
Sono d’ accordo che l’ intervento di Ruffini sia piuttosto polemico e fine a se stesso.
Credo anche che il sindaco Ferretti non necessiti di difensori d’ ufficio, in quanto , immagino, sia in grado di saper rispondere.
Quello che più appare evidente e tristemente delineato, è leggere che a seconda del credo politico le parti si limitino a scaramucce su questa testata o sui quotidiani locali, anziché mettere in campo politiche comuni atte a trovare soluzioni al vero problema dell’ ex comune di Ligonchio, ossia la mancanza dal 2021 a seguito della morte, purtroppo, del dott. Olmi, del medico di base.
Non si capisce per quale motivo non si possa andare avanti e dimostrare a tutti che con la volontà comune rappresentata da tutti a prescindere dal proprio credo politico si possono trovare le soluzioni.
Non è una soluzione quella ribadita dalla responsabile dell’ Asl durante la riunione di Cervarezza alla quale ero presente, ossia 3 medici della zona presidiano 1,5 ore ciascuno a settimana ed in giorni diversi, per totali 6 ore, il territorio dell’ ex comune di Ligonchio.
Significa che un loro assistito può contare sulla presenza del medico di base 1,5 ore a settimana, ovvero se il proprio medico di base viene il lunedì pomeriggio, potrà rivederlo il lunedì successivo, dopo 1 settimana.
Ritorno sul discorso del credo politico e concludo affermando da persona credo, dotata di un minimo di buon senso, che nei ns piccoli centri proprio non avrebbe ragione di esistere il mero credo politico, tristemente assimilabile al campanilismo od alla fede di tipo calcistico.
Dovrebbe piuttosto invece davvero prevalere il bene comune e la capacità di amministrare i ns piccoli centri tenendo sempre conto che rappresentano tutti i cittadini, piuttosto che continuare con scaramucce sterili che di frequente vanno ben oltre la decenza.
Temo però che purtroppo quanto ho scritto rimarrà un mio sogno , se coloro che si alternano nel tempo nelle amministrazioni locali dei ns piccoli centri, non cambieranno drasticamente mentalità.
Buon 2024 a tutti e che possa illuminare tutti coloro che ancora purtroppo invece sono e restano tristemente ” al buio ”
Ciao Vittorio