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Il Giorno della Memoria

Albinea, viaggio al Memoriale della Shoah Binario 21 a Milano

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Albinea, viaggio al Memoriale della Shoah Binario 21 a Milano.

Il Comune di Albinea, il Comitato gemellaggi pace e cooperazione internazionale, e Anpi Albinea, hanno organizzato per domenica 28 gennaio 2023 la visita al memoriale della Shoah Binario 21 a Milano.

76 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz. E rivelavano al mondo, per la prima volta, la realtà del genocidio in tutto il suo orrore. Il campo era stato evacuato e in parte distrutto dalle SS prima dell’arrivo dei russi. Le truppe sovietiche vi trovarono circa 7.000 sopravvissuti, insieme a corpi morti, abiti, scarpe, tonnellate di capelli, strumenti di tortura e di morte. La data della liberazione di Auschwitz, raccontata da Primo Levi in La tregua, è diventata il Giorno della Memoria.

LA VISITA AL MEMORIALE

Il programma della visita prevede la partenza in pullman da Albinea (piazza Cavicchioni) alle ore 8. Alle 10.30 è prevista la visita, facoltativa, al museo delle culture. Alle ore 12 è previsto il ritrovo in Stazione centrale e alle ore 13 la visita al Binario 21 con guida. Il rientro ad Albinea sarà alle ore 15. Il costo del trasporto e delle visite guidate sarà di 10 euro a persona (gratuito fino a 14). Le prenotazioni e il pagamento della quota devono essere effettuati entro l’8 gennaio.

Prenotazioni

Biblioteca Comunale di Albinea: tel. 0522/590261 – [email protected].  Pagamenti: con bonifico bancario ad ANPI Albinea IT15Z0538712800000002254558 o in contanti sul pullman

IL MEMORIALE BINARIO 21

L’area dove oggi sorge il Memoriale della Shoah di Milano originariamente era adibita alla movimentazione dei vagoni postali, e tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci, trasportati al sovrastante piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz- Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento, o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne, che benché così giovane sopravvisse all’amatissimo padre.

Tra tutti i luoghi che in Europa sono stati teatro delle deportazioni, oggi il Memoriale è il solo ad essere rimasto intatto. Esso rende omaggio alle vittime dello sterminio e rappresenta un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah. Un luogo di commemorazione, quindi, ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. Il Memoriale vuole essere, infatti, un luogo di studio, ricerca e confronto: un memoriale per chi c’era, per chi c’è ora ma soprattutto per chi verrà. E' un luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento e di sterminio. Ma anche luogo di memoria e di conoscenza; un centro polifunzionale dove ospitare incontri, dibattiti, mostre per ricordare le atrocità del passato e, soprattutto, dove creare occasioni di dialogo e di confronto fra le culture e per educare i giovani a superare le barriere linguistiche, culturali, sociali e perché la barbarie del XX secolo che vide nella Shoah il segno del massimo degrado dell’umanità, non possa ripetersi.