Il ‘Castelnovese’, il violino creato dai fratelli Ferri.
I liutai Luca e Carlo Ferri hanno creato un violino, ‘il Castelnovese’ e presentato con un video prodotto da Redacon e Radionova.
In una cerimonia informale, la violista Simona Guerini ha suonato lo strumento per la prima volta nella chiesa di Garfagnolo a Castelnovo al termine dell’esibizione ha espresso apprezzamento per la bontà di questo strumento, che si ispira concettualmente a quelli realizzati da Antonio Stradivari.
Al termine della cerimonia il violino è stato consegnato al noto imprenditore Paolo Capanni.
UN HOBBY DI SUCCESSO
È partita tanti anni fa come un hobby la passione cha accomuna i fratelli Ferri, Luca e Carlo.
Luca si è avvicinato a questa arte leggendo un libro: da lì è partito tutto e poco dopo ha coinvolto anche il fratello. “Anche io coltivo la passione di lavorare il legno da una ventina d’anni – racconta Carlo -. Quando mi ha fatto sapere di avere in testa questo progetto non ci ho pensato due volte ad unirmi a lui”.
“Il sogno – aggiunge Carlo - è quello di aprire un laboratorio insieme, quindi stiamo lavorando con questo obbiettivo, forse a Cervarezza. Ma si vedrà”
“Per costruire gli strumenti adoperiamo il metodo Cremonese. Abbiamo fatto un corso all’accademia a Cremona, utilizziamo la forma interna e su questa forma costruiamo tutto lo strumento, quindi zucchetti, fasce, fondo. Insomma un lavoro un po’ complicato, anche perché i pezzi da lavorare sono tanti, essenze di legno diverse e sculture diverse, con delle tolleranze del decimo di millimetro”
“È fondamentale – aggiunge Luca - quando si costruisce uno strumento, in particolare ad arco come il violino, lavorare sulle bombature e gli spessori della tavola armonica e del fondo ma non solo, anche delle fasciature, di tutti i pezzi componenti dello strumento. Un’ arte che abbiamo imparato a livello professionale al corso realizzato alla “Accademia Cremonensis”, una accademia privata”.
Luca e Carlo Ferri, nel prossimo futuro sperano di riuscire a realizzare il loro sogno: lavorare insieme in un laboratorio, magari in un territorio come la montagna dove sono nati.