“Prima le idee e l’ascolto dei cittadini, poi penseremo ai candidati”
Una mattina per confrontarsi e soprattutto guardarsi negli occhi e tracciare una vera e propria ‘roadmap’ che dovrà accompagnare il Centro Sinistra alle elezioni Amministrative della primavera del 2024.
Soprattutto l’abbandono, a denti stretti, non conclamato, di un modello – quello delle Primarie ‘a tutti i costi’ - e, contestualmente, la necessità, filosofica oltre che reale, di riscoprire qualcosa che in quell’area politica è sempre stato agitato come un vessillo: la base, cioè, i cittadini. Il vero motore di ogni elezione, e forza politica.
E’ questo quello che rimane di una mattinata molto intensa, in un foyer del Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti, gremito (anche se, va detto, i giovani hanno ‘disertato’) di cittadini per assistere alla presentazione del programma elettorale di un centro sinistra che in Appennino si presenta unito e, apparentemente, compatto su linee e programmi.
“Insieme” recita il manifesto proposto per l’occasione. E insieme si sono presentati.
Il Partito Democratico, certo, ma anche Italia Viva, Movimento 5Stelle (che, per esempio, nel Comune capoluogo non è detto che ‘corra’ assieme ai Dem), Sinistra Italiana, Europa Verde-Verdi, Azione, Possibile, e Partito Socialista Italiano.
Un lavoro che ha impegnato non meno di venti persone, che è iniziato l’autunno scorso.
Una giornata, quella di ieri, tenuta a battesimo dai vertici di alcuni partiti che hanno contribuito alla stesura del programma, come il Segretario provinciale Dem, Massimo Gazza, o quello di Azione, Claudio Guidetti, saliti a Castelnovo per dare un ‘imprimatur’ forte, ad un passaggio, considerato chiave, da tutti gli attori in campo.
Giusto, a questo punto, lasciare spazio ai protagonisti della giornata. Rilevanti, anche, gli interventi del pubblico, tra cui, anche quello, incalzante e ‘baritonale’ del nostro Pietro Ferrari.
“IL PROGRAMMA NON E’ LA BIBBIA. TOCCA AI CITTADINI”
“Abbiamo dato vita ad un confronto sereno, ed estremamente proficuo. Soprattutto abbiamo voluto mandare un segnale forte in un momento politico particolare, dando vita ad un programma che abbia un significato forte e che dia il via ad un confronto con i cittadini – spiega il coordinatore per la montagna del PD, Paolo Ruffini , introducendo i lavori - . La gente ci ha chiesto idee e programmi. La personalizzazione della politica, i nomi dei candidati, lI lasciamo a valutazioni successive. Contano le idee ed il confronto su quelle”.
“Un programma elettorale non è la Bibbia. Ma lì dentro vi è la nostra idea di Appennino. Parlando dei temi che stanno più a cuore: dalla sanità, ai giovani, ai servizi, al lavoro, all’ambiente. Lo consegniamo ai cittadini e a loro chiediamo un confronto per integrarlo, migliorarlo, cambiarlo anche”.
“Un confronto che inizieremo ai primi di gennaio nei Comuni e nelle frazioni e che vogliamo il più possibile partecipato. I candidati? Crediamo si possa arrivare ad esprimere candidature autorevoli attraverso il confronto tra noi forze politiche”.
“Concludo con un auspicio – chiosa Ruffini -. Sarebbe bello che il modello di confronto introdotto tra le forze politiche di centro sinistra possa avere un seguito a livello nazionale. Crediamo possa avere un significato anche lì”.
“UN PROGETTO CHE HO ACCETTATO CON ENTUSIASMO”
Breve e conciso l’intervento di Luca Maioli, portavoce 5Stelle presso il Comune di Castelnovo ne’ Monti: “La richiesta di intraprendere questo percorso comune con le altre forze politiche di centro sinistra mi è stato proposto in estate. E’ un progetto che ha incontrato immediatamente il mio interesse nonché favore. Ho accettato con entusiasmo perché penso che si possa lavorare bene a livello di coalizione. Ci aggiorneremo a gennaio e da lì vedremo dove ci porterà questo percorso comune”.
“PORTIAMO AVANTI PROGETTI UNITARI”
“Quello che è stato fatto in Montagna, è qualcosa che è già stato sperimentato per i Comuni di Casalgrande, Scandiano e Bagnolo – sottolinea Claudio Bigi, Responsabile Enti Locali di Azione -. E’ stato un approccio estremamente pragmatico: si è trovato un accordo su un programma, che ci deve caratterizzare a livello locale. Un programma che dovrà essere poi sostanziato dal confronto coi cittadini. E su cui, alla fine, si dovrà trovare un accordo sul candidato”
“Penso che questa coalizione abbia la possibilità di portare avanti progetti unitari che possano dare valore aggiunto in tutte le zone dell’Appennino dove si vota, dando pari dignità a tutte le forze politiche che vi contribuiscono. Ci apprestiamo a questa seconda fase del nostro percorso consapevoli che, parlando per esempio di Castelnovo ne’ Monti, si parte dalla bontà del lavoro svolto dall’Amministrazione uscente”.
“FACCIAMO ARRIVARE L’UNIVERSITA’ IN APPENNINO”
“Il programma che andremo a sottoporre alla valutazione dei cittadini nasce da un confronto virtuoso sviluppato sulle idee e senza alcuna forma di prevaricazione da parte di un partito politico rispetto a un altro – aggiunge Thomas Predieri, referente per l’Appennino di Sinistra Italiana -. Sicuramente il candidato sindaco dovrà essere una personalità in grado di ‘raccordare’ le diverse identità politiche che fomano la coalizione”.
“Io credo che gli effetti di alcune politiche che si sono sviluppate a Castelnovo Monti, soprattutto a favore dei giovani e del diritto allo studio si siano riverberate all’intero comprensorio. Un esempio? L’apertura dell’Its nel capoluogo di distretto – conclude l’intervento Predieri -. Credo sia importante intraprendere un dialogo anche con le realtà universitarie vicino a noi. Si pensi ad Unimore, che è una realtà unica nel suo genere. Sarebbe interessante arrivare a portare un
“LA POLITICA DEVE ESSERE EMOZIONI E IDEE”
“Credo che un’iniziativa come questa sia anche un modo di riappropriarsi del ruolo della politica in un tempo, in cui società ed economia viaggiano a velocità elevate. La politica, attraverso le sue idee, è il faro che illumina questa strada di cambiamenti rapidi – è la posizione di Duilio Cangiari, portavoce di Europa Verde-Verdi -. Una politica fatta ‘a macchia di leopardo’ non credo funzioni più. Occorrono risposte unitarie ai problemi di oggi. Dobbiamo abituarci ad avere un approccio nuovo, usando parole nuove che ci portino finalmente nella modernità”.
“Iniziare a considerare un approccio, in cui la montagna non è la periferia della città, e la città non può esistere senza la sua montagna – prosegue Cangiari -. Poi, diciamocelo: la politica è anche un po’ poesia, è un fatto che tocca le emozioni della gente. E questa esperienza, cui abbiamo dato il nostro piccolo contributo, vuole cercare di creare una connessione con i cittadini. Consapevoli, poi, che tutto si dovrà tradurre in atti concreti da parte di chi la cosa pubblica la dovrà amministrare. Sapendo che i soldi sono pochi e le cose da fare, moltissime”.
“DISCUSSIONI AVVENUTE IN UN CLIMA… MERAVIGLIOSO”
“Anche io mi unisco a quanto sostenuto da chi mi ha preceduto nel rimarcare il clima meraviglioso in cui sono avvenute le discussioni che hanno portato alla stesura del programma – sottolinea Alessandro Miglioli di possibile -. Io sono di Cavriago, ma osservo con grande interesse questa dinamica che ci sta coinvolgendo in Montagna. Un paradigma che potrebbe essere ‘esportabile’ anche altrove in provincia di Reggio”
“L’unica chiosa, scherzosa, che mi concedo è questa: a pagina 7 del programma si parla di pari opportunità. Qui, davanti a voi, siamo 7 uomini su 7. Magari facciamo tesoro di questo al momento di stilare le liste di candidati…”, conclude Miglioli tra gli applausi divertiti del foyer.
“AL CENTRO I TEMI FONDAMENTALI PER L'APPENNINO”
“Per noi la partecipazione dei cittadini al perfezionamento di questo programma è fondamentale. Tutti i partiti hanno dato un contributo importante. Siamo partiti concentrandoci in particolare sull’appuntamento elettorale di Castelnovo ne’ Monti – racconta Robertino Ugolotti di Italia Viva -. Poi abbiamo pensato di estendere la nostra visione a tutto l’Appennino. Quello che stiamo facendo è una cosa nuova per tante forze politiche che vogliono parlare della Montagna, partendo da una sintesi unitaria. E’ una prova, che noi siamo convinti supererà l’esame della cittadinanza. Abbiamo messo al centro i temi per noi fondamentali: la sanità, il lavoro, l’ambiente, il turismo, i giovani, l’associazionismo. Mettiamo a disposizione dei Comuni che vivranno le elezioni la prossima primavera il nostro spirito unitario e la nostra voglia di mettersi in discussione”.
“Questa non è certo la montagna che si lamenta – conclude Ugolotti -. Vogliamo mettere in evidenza il meglio che il nostro territorio ha da offrire, affrontando i problemi concretamente con la volontà di risolverli, consapevoli che, siamo una parte importantissima della provincia di Reggio Emilia”.
“METODOLOGIA CORRETTA, MA SERVONO ‘GAMBE FORTI’ PER ANDARE AVANTI”
Al Bismantova, come detto, si è presentato anche il Segretario provinciale del Pd, Massimo Gazza che ha lodato il coordinatore Ruffini: “Per aver dato prova di alta e buona politica, mettendo in campo il metodo ideale per dare vita ad un programma il più possibile condiviso – spiega il segretario Dem -. I giornali si approcciano a noi parlando solo in termini di candidature, di noi. Io credo che il percorso corretto sia quello avvenuto in montagna. Si parla di programmi, di idee, di colazione, e poi viene il candidato. Inteso come il prodotto di un’intesa corale e sistemica. Ci sarà tempo e modo per individuare i candidati e completare le nostre liste”.
“Per il centro sinistra, gli appuntamenti elettorali del 2024, hanno un significato fortemente politico – conclude Gazza -. Abbiamo la responsabilità di elevare la discussione, e dare risposte politiche alle istanze delle persone, anche nei confronti dei provvedimenti di questo Governo di destra”.
Il tema di una risposta moderata e di coalizione, ad una ‘destra… destra; che ha perso il centro’ (Guidetti dixit) è forte anche in Claudio Guidetti, segretario provinciale di Azione, intervenuto anche lui ieri mattina: “Occorre investire nei giovani, in forze nuove, che abbiano forza, che ‘diano gambe’ al programma di questa coalizione, perché le idee ‘senza le gambe’ faticano ad attecchire. Tenuto conto che, per ragioni demografiche, la popolazione sta invecchiando. Occorre creare una nuova leva di futuri amministratori dei Comuni della nostra provincia. La montagna? Ha prodotto amministratori di grande rilievo in passato. Ed è una caratteristica peculiare e importante per ciò che affronteremo nei prossimi mesi”.
“LE PRIMARIE? SI PUO' FARE SENZA”
Lo spinoso tema delle Primarie, dei nomi dei candidati, è il sottofondo su cui poi si dipana il dibattito che segue agli interventi, per così dire ‘istituzionali’. E’ il giornalista, scrittore e saggista, Armido Malvolti a introdurre in modo diretto il tema in particolare a Ruffini, il quale non si tira indietro: “Le Primarie hanno avuto un ruolo nel passato ma oggi credo che una coalizione così ampia e qualificata sia in grado di esprimere un candidato sindaco qualificato e competente. Non si può mai dire che le primarie non si faranno, ma la nostra speranza è quella di arrivare in tempi rapidi ad una convergenza sul candidato”.
Una metodologia sostenuta anche da Erica Spadaccini, consigliera Comunale a Castelnovo Monti e in Provincia, e fresca di tessera del PD (“L’ho presa da qualche mese”): “Penso che il percorso intrapreso abbia tutti i crismi della correttezza e della rappresentatività di tutti. Che si voglia partire dalle idee e non dalle persone, ritengo sia davvero un punto di partenza eccellente”.
Infine, il ‘nostro’ Pietro Ferrari che pone l’accento, con dovuta enfasi, su due aspetti distinti ma altrettanto importanti: “Il primo? Ho l’impressione che una volta tanto stiamo andando in ‘direzione contraria’, ostinata e contraria. L’unica cosa che chiedono è quella di esprimere un candidato, un nome. Ma il Centro sinistra, giustamente e ostinatamente, è andato nella direzione opposta”.
“La seconda? Credo che l’Appennino, ma come tutta l’Italia, abbia bisogno di manutenzione. E’ una brutta parola, ma è ciò che serve oggi a noi. Non tagli di nastri, non nuove strutture, ma manutenere quelle esistenti, perché da questo punto di vista si sta andando a rotoli. Spero si possa tenere presente anche questa istanza nelle future discussioni del Centro Sinistra”.
Immagino che il programma da qualche parte ci sia, trattandosi di “un lavoro che ha impegnato non meno di venti persone, che è iniziato l’autunno scorso”, come sta scritto nelle presenti righe, ma qui a me pare di non vederne traccia, o suppergiù, e mi sembrerebbe piuttosto una semplice dichiarazione d’intenti, anche abbastanza generica, stando almeno agli interventi qui riportati dei diversi esponenti politici.
E me lo fa anche pensare il leggere “e’ questo quello che rimane di una mattinata molto intensa”, con riferimento all’abbandono delle Primarie, traendone da parte mia l’impressione che sia stato tale argomento a “monopolizzare” di fatto la mattinata, o al quale è stata comunque dedicata molta attenzione (argomento che sarà verosimilmente importante per la sinistra, ma non vedo quanto c’entri col programma).
Mi viene poi da sorridere, quantomeno un poco, nel sentir parlare di coalizione che intende opporsi ad una ‘destra… destra; che ha perso il centro’, perché non mancava nel passato la cosiddetta destra moderata, guidata dal Cavaliere, un avversario politico che la sinistra trasformò nondimeno in un “nemico”, e a questo punto sarebbe interessante, io credo, il poter capire qual’è la destra accettabile e “legittimata” per la sinistra.
P.B. 17.12.23
C’è da riconoscere al Centro Sinistra la supremazia per come organizza elezioni sui territori, è una vera macchina da guerra; mi sono letto e riletto il testo e rimango stupito da quanti bei propositi e belle parole sono enunciate in questo articolo, da lavoro, sanità, esercizi, ambiente, turismo, ecc.; manca solo la frase: soldi per tutti e vissero felice e contenti, come si legge nelle favole.
A queste belle parole vanno aggiunti i concetti del Sig. Gazza che dichiara che loro hanno la responsabilità di dare delle risposte alle persone e quelle del Sig. Guidetti che sostiene che occorre investire sui giovani; pur facendo presente che la popolazione sta invecchiando.
Se il programma per la montagna, espressa dal coordinatore Provinciale del PD della montagna, Paolo Ruffini, sono solo le belle parole senza dire quali fatti concreti hanno elaborato in questi mesi venti persone, siamo di nuovo al canto delle cicale.
Purtroppo so bene che se chiedo a Paolo Ruffini dei candidati che siano “Pensanti” e non “Dipendenti” dalla politica Provinciale e Regionale che in questi 50/60 anni ha portato i paesi montani allo spopolamento totale, alla chiusura di attività pubbliche e private e che hanno illuso i montanari che le riserve per lupi e cinghiali avrebbero portato lavoro, turismo e sviluppo, so bene di chiedere la luna.
Vorrei ribadire, per l’ennesima volta, che il lavoro, lo sviluppo, il turismo e i benefici ai montanari di questo Appennino lo portano le infrastrutture, a partire dalle fondovalli e dalla Diga di Vetto, ma quella da 130 milioni di metri cubi e non quella da 27 milioni di metri cubi che la Regione propone, sostenuta dai partiti che della montagna e dell’ambiente non importa nulla, a loro importa solo dire di NO a tutto per far morire la montagna.
Credo che se il PD, Italia Viva, Azione e ciò che resta del grande PSI vogliono riavere un po’ di credibilità in montagna, devono staccarsi dai partiti che del NO a tutto hanno fanno la loro bandiera, consegnando la montagna a lupi e cinghiali, e mettere al primo punto la realizzazione delle opere che servono, a partire dalle grandi opere e alla manutenzione di quelle esistenti, come dichiara il Sig. Pietro Ferrari.
Il Segretario provinciale del PD afferma che “per il centro sinistra, gli appuntamenti elettorali del 2024, hanno un significato fortemente politico … anche nei confronti dei provvedimenti di questo Governo di destra”, e il Coordinatore per la montagna dello stesso partito vorrebbe a sua volta “che il modello di confronto introdotto tra le forze politiche di centro sinistra possa avere un seguito a livello nazionale”, cui si aggiunge inoltre il portavoce di Europa Verde-Verdi, secondo il quale una politica fatta ‘a macchia di leopardo’ non funziona più perché occorrono risposte unitarie ai problemi di oggi.
La sommatoria di queste parole fa ritenere che nella nostra montagna si sia già deciso di adottare, anticipandola, la formula del “campo largo”, per le prossime elezioni comunali, formula che la sinistra locale vorrebbe veder applicata pure a livello nazionale, e in modo generalizzato, cioè ad ogni livello istituzionale, ossia senza discontinuità a macchie di leopardo, e senza dunque lasciar spazio ad altro tipo di alleanze, in base semmai alle differenti situazioni territoriali, come forse potevano supporre quanti ritenevano che il “terzo polo” non fosse una componente organica e ormai stabile o quasi della sinistra.
Credo possa usarsi a buona ragione il termine “anticipare” perché a leggere un quotidiano di ieri, e stando al pensiero ivi riportato di una figura dal profilo nazionale, appartenente ad Italia Viva, detta forza politica starebbe ancora riflettendo se far parte o meno della “cordata”, perché sarebbero ancora da definire le reciproche “affinità” su varie tematiche affatto secondarie, prima di partecipare al percorso federativo, per il quale resterebbe peraltro da individuare il federatore, mentre a casa nostra lo stesso partito pare aver già scelto di “essere della partita” (rinviando anche l’argomento “federatore”).
Potrebbe ritenersi che le problematiche locali, sulle quali trovare concordanze ed accordi, siano cosa diversa rispetto a quelle di rilevo nazionale, e ci si possa quindi muovere in maniera diversa quanto ad alleanze, ma per il Segretario provinciale del PD le urne 2024, e dunque anche le elezioni comunali, avranno un significato fortemente politico, tanto da citare anche l’attuale Governo, dichiarazione che mette insieme questioni locali e nazionali, e che non può sfuggire agli altri aderenti al “campo largo”, il che porterebbe a concludere che il centro sinistra montano è una coalizione formatasi su base sostanzialmente ideologica.
P.B. 19.12.2023