Oleksii Smirnov capace di intendere e volere, potrà essere processato.
Si doveva tenere ieri nell’aula del Tribunale di Reggio, presieduta dalla giudice Sarah Iusto, l’udienza in cui il perito incaricato dal Tribunale stesso, il dottor Giorgio Chiessi, avrebbe dovuto relazionare sugli esiti della sua indagine relativa alla capacità di Oleksii Smirnov, 50 anni di nazionalità ucraina, di poter sostenere scientemente e con cognizione di causa un processo penale.
L’assenza però del traduttore ha obbligato la dottoressa Iusto a rimandare il tutto al 12 gennaio prossimo.
L’ESITO DELLA PERIZIA
Tuttavia, da quanto è emerso in ambienti giudiziari, la perizia svolta dal dottor Chiessi avrebbe fugato qualsiasi possibile dubbio sulla capacità del 50enne, il quale si trova attualmente in carcere a Reggio, di poter sostenere un regolare processo.
Ricordiamo che Smirnov è ‘alla sbarra’ per il reato di furto aggravato.
All’apice di un ‘folle’ 6 di luglio, in cui Smirnov, secondo la ricostruzione dei carabinieri dei carabinieri, evidentemente in uno stato di alterazione psicofisica, aveva prima tentato di sfondare la porta dell’abitazione del compagno con cui conviveva in un condominio di Castelnovo ne’ Monti, e poi, aveva fatto lo stesso con un altro condomino, al piano di sopra. Una all’interno dell’abitazione, si era impossessato illegalmente di un tablet, di un cellulare e le chiavi dell’autovettura del proprietario, per poi darsi alla fuga. Salvo essere fermato dopo pochi istanti dai carabinieri di Castelnovo e Toano. All’esito della direttissima, Smirnov fu sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. Un provvedimento che scatenò la reazione piccata del sindaco Enrico Bini.
Le cose sono successivamente precipitate nelle 48 ore successive, quando lo stesso Smirnov, si ripresentò in centro a Reggio e anche lì, in preda ai fumi dell’alcol, creare scompiglio salvo poi crollare improvvisamente a terra. Una situazione che ha indotto i presenti a chiamare gli operatori del 118, che, nel trasporto al Pronto Soccorso, lo stesso 50enne avrebbe molestato.
Comportamenti che hanno indotto la titolare del fascicolo, il sostituto procuratore Valentina Salvi, a chiedere l’aggravamento della misura cautelare, cioè la custodia in carcere, cui è ancora sottoposto.
GIUDIZIO ABBREVIATO
Dunque, il prossimo 12 gennaio, con tutta probabilità il giudice Iusto recepirà le valutazioni del dottor Chiessi e stabilirà l’apertura del procedimento. Da quanto emerge ulteriormente, l’avvocato difensore di Smirnov, Francesco Cupello del foro di Reggio, chiederà il giudizio Abbreviato (che comporta lo sconto di un terzo della pena), condizionato all’audizione del querelante, ossia del proprietario dell’abitazione del condominio di Castelnovo Monti, in cui è avvenuto il furto.
UN ALTRO FILONE
Smirnov, tra l’altro, è anche indagato in relazione all’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia, quando, sempre in quel mattino di inizio luglio, si presume abbia percosso il compagno, provocandogli ferite guaribili in 40 giorni oltre ad essere fu trovato in possesso di una roncola di 42 centimetri.