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L'indagine della Digos

Intemperanze prima di Reggiana-Venezia, 24 tifosi denunciati

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Intemperanze prima di Reggiana-Venezia, 24 tifosi denunciati

E’ questo il risultato dell’indagine, tutt’altro che facile, condotta dalla Digos presso la Questura di Reggio Emilia, per i fatti che hanno preceduto il match di serie B tra Reggiana e Venezia, disputatosi il 22 ottobre al Mapei Stadium

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio diretta dal dottor Calogero Gaetano Paci, si è incentrata sull’accertamento dei responsabili, a vario titolo, di travisamento, possesso di mazze e bastoni, nonché lancio di petardi che hanno messo a repentaglio la sicurezza pubblica.

I FATTI

Tifosi di Venezia e Modena in viale Ramazzini

Secondo la ricostruzione degli agenti della Digos, quel 22 di ottobre, 150 ultras – circa 100 da Venezia, cui si sono uniti altri 50 da Modena (le due frange di tifo organizzato sono gemellate) – sono giunte alla stazione Storica di Piazzale Marconi a bordo di un treno regionale proveniente da Castelfranco Emilia.

Una volta scesi, una 50ina di questi, eludendo il dispositivo di sicurezza allestito dalle forze dell’ordine, si sono diretti verso piazzale Europa (forti anche della manovra ‘diversiva’ degli altri 100 ‘colleghi’ che hanno distratto, coi loro comportamenti, le forze di polizia), per poi procedere, travisati e in possesso di bastoni, verso viale Ramazzini, fino a raggiungere il passaggio a livello dove lì sono stati bloccati dall’arrivo di carabinieri e polizia che, dopo una fase di mediazione, li hanno convinti a desistere e a tornare alla stazione dove sono stati accompagnati allo stadio.

Contestualmente, una 70ina di ultras della Reggiana, appartenenti al gruppo delle ‘Teste Quadre’, hanno percorso la direzione opposta – con lo stesso ‘dress code’: travisati e armati di bastoni – abbandonando il loro abituale luogo di ritrovo in via Gramsci dirigendosi in via Regina Margherita, con l’intenzione di prendere l’imbocco di via Adua per, presumibilmente, entrare in contatto con quelli della fazione avversaria.

SCOPPIA LA BOMBA E PERDE LA MANO

Ultrà della Reggiana

Mentre le squadre del Reparto Mobile della Polizia di Stato sono sopraggiunte in viale Regina Margherita per contenere l’avanzata degli ultras reggiani, allertate dal personale della Digos presente che  ha ripetutamente provato a dissuadere il gruppo in movimento intimando loro di ritornare al punto di partenza, un tifoso reggiano, in testa al gruppo, giunto in viale Regina Margherita ha acceso una bomba carta che, all’atto di lanciarla, gli è esplosa nella mano destra causandogli la completa perdita dell’arto.

GLI ESITI DELL’INDAGINE

A seguito di tutto questo, gli accertamenti compiuti dalla Digos reggiana, ha permesso di risalire al coinvolgimento di 24 ultras, che sono stati, come detto, denunciati. Nel dettaglio si tratta di 10 reggiani, 10 modenesi e 4 veneziani.

Il tifoso che ha riportato la grave lesione alla mano destra è stato denunciato per accensione e lancio di materiale esplodente. Un modenese, inoltre, è stato denunciato per l’accensione di un grosso petardo sugli spalti durante la partita, mettendo in pericolo l’incolumità degli altri tifosi.

IN ATTESA DEL DASPO

In fine, il questore Giuseppe Maggese, ha avviato l’iter amministrativo per arrivare al Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive (il famoso Daspo Sportivo), a cura della Divisione Anticrimine.