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Italia Viva punta sul territorio: Ugolotti eletto Presidente di zona

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Robertino Ugolotti

All'assemblea di chiusura congressuale, che ha visto la partecipazione della senatrice Teresa Bellanova, del presidente di Italia Viva Emilia-Romagna Stefano Mazzetti e della presidente provinciale Maura Manghi, è stato eletto per acclamazione il nuovo presidente di zona per l'Appennino Reggiano, Robertino Ugolotti.

Mozione congressuale

"Ho scelto di candidarmi a ricoprire il ruolo di presidente di Italia Viva nella zona montana dell'Appennino perché credo sia giunto il tempo di mettersi in cammino e dare ognuno di noi il nostro contributo per rafforzare Italia Viva, un partito giovane sia a livello nazionale che locale. Come titolo della mozione ho scelto "È tempo di rimettersi in cammino" perché è necessario che ognuno di noi torni all’impegno politico, partendo dalle proprie realtà locali e quotidiane per dare una speranza di futuro alle nostre Comunità e un contributo per il futuro del paese.”

“Per quanto riguarda i temi locali dell’Appennino si potrebbe continuare a parlare delle solite questioni ormai trite e ritrite che tutti conosciamo, che tutti sappiamo debbono essere affrontate ma che fino ad ora non sono state risolte, noi invece vogliamo parlare all’Appennino con un progetto e una speranza per il futuro, partendo innanzitutto della questione del ripopolamento e della tenuta demografica del territorio.

Le opportunità di crescita sono tante, a partire dall’utilizzo delle acque e del bosco, da una giusta valorizzazione dell’ambiente, grazie anche alla presenza del Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, ai nuovi flussi turistici, sempre più esigenti e qualificati. Occorre ristabilire un forte e serrato rapporto con il resto della Provincia, prima di tutto con la città e la sua Università. Sarà nostro impegno quotidiano dare risposte concrete e realistiche, formulando proposte tenendo che sappiano tener conto del merito dei singoli, del ruolo della scuola, delle nuove tecnologia che accorciano sempre di più le distanze e permettono di continuare a lavorare e vivere nel nostro territorio.  La Sanità è una questione delicatissima per l’Appennino e ci impegniamo a portare avanti proposte che mantengano alto il livello di efficienza ed offerta del servizio. Il cambiamento climatico è la salvaguardia del dissesto idrogeologico sarà un nostro punto qualificante del nostro lavoro. L'Appennino è una terra coesa e accogliente e solidale, la nostra storia ce lo insegna.”

Dichiarazione di Robertino Ugolotti

Raggiunto telefonicamente, Robertino Ugolotti ha dichiarato: "Sono molto felice di essere stato eletto presidente di Italia Viva Appennino Reggiano. È un impegno importante, ma sono certo che potremo dare un contributo importante al territorio. In particolare, sono molto soddisfatto dell'adesione del capogruppo in consiglio comunale dott. Carlo Boni e del consigliere comunale del Ventasso Emiliano Pedrini ad Italia viva Appennino Reggiano. Siamo un partito giovane che è appena nato, il rapporto con le persone e partire dai territori è fondamentale. Abbiamo fatto una scelta per le prossime amministrative a Castelnovo ne’ Monti ossia di stare insieme alle forze di centro-sinistra. Non facciamo le coalizioni contro qualcuno, ma le facciamo per portare idee e proposte realizzabili in montagna."

1 COMMENT

  1. Il nuovo presidente di zona per l’Appennino Reggiano, in quota Italia Viva, parla di “un progetto e una speranza per il futuro, partendo innanzitutto della questione del ripopolamento e della tenuta demografica del territorio”, proposito sulla carta condivisibile e molto lodevole, ma poi egli conferma la scelta di stare insieme alle forze di centro sinistra, quanto alle prossime elezioni amministrative, scelta per così dire precostituita o aprioristica, fatta prima di stendere e concordare i relativi programmi, il che a me pare “sotterrare” di fatto la terzietà che sembrava dovesse animare il cosiddetto terzo polo.

    Ma terzietà a parte, stupisce doppiamente tale alleanza “a prescindere”, perché da un politico di lungo corso qual’è l’interessato, e dunque verosimile conoscitore delle problematiche montane, ci si poteva spettare che siglasse gli accordi politici solo dopo avere definito con sufficiente dettaglio il modo con cui affrontare dette annose problematiche, e si muovesse altresì con una quale “prudenza” nel collocarsi sul versante politico che durante i lunghi anni in cui ha governato ai vari livelli istituzionali non pare essersi preoccupato più di tanto dello spopolamento e tenuta demografica della montagna.

    Troverei poi abbastanza semplicistico il voler accantonare il passato, come pare dedursi da espressioni del tipo “continuare a parlare delle solite questioni trite e ritrite che tutti conosciamo, che tutti sappiamo debbono essere affrontate ….”, sembrandomi una sorta di “scappatoia” per sfuggire alla responsabilità politica di spiegare perché ”fino ad ora non sono state risolte”, e spero che almeno non si voglia spostare la “colpa” su chi è arrivato da poco a condurre le Istituzioni, o qualcuna di esse, come vorrebbe forse fare chi chiede al Governo nazionale di “estrarre dal cilindro” soluzioni rimaste a lungo eluse ed inevase.

    Al di là della differente posizione, circa la nostra rispettiva “sensibilità” politica, confido in ogni caso che l’esperienza maturata negli anni dall’esponente di Italia Viva lo faccia entrare nei problemi con la necessaria concretezza, facendogli avanzare proposte realistiche e fattibili – ossia non astratte e generiche, o casomai del tutto teoriche – e restando pragmaticamente “coi piedi per terra”, nonché capace di apprezzare le eventuali buone idee della controparte, come si addice ad un veterano della politica, e come a me sembrerebbe essere la forma più proficua di dare un utile contributo al nostro territorio.

    P.B. 14.12.2023

    • Firma - P.B.