Ci sono le immagini della Pietra di Bismantova e del Parco nazionale dell’Appennino all’ingresso del Parco nazionale cinese del monte Wugong (forte di 450 dipendenti) che, ogni anno, registra oltre 4 milioni di visitatori che salgono a pagamento sulla sommità dello spettacolare sulla cresta omonima.
È una delle piacevoli scoperte che ha accompagnato una delegazione italiana del Parco nazionale con sede a Sassalbo invitata in Cina, nella provincia di Jiangxi, a rinnovare un accordo strategico di cooperazione e amicizia.
L’iniziativa si è inserita all’interno di un meeting internazionale sull’outdoor, promosso dal Pingxiang Wugong Mountain. Qui, al cospetto di personalità provenienti da diversi paesi del mondo, è stato presentato “Neve natura e cultura d’Appennino”, il progetto che da 15 anni il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano rivolge alle scuole per una settimana educativa alla scoperta di un nuovo modo di vivere la natura in montagna.
La delegazione italiana era composta da Gabriele Arlotti, giornalista, delegato a rinnovare in Cina, in una cerimonia pubblica, l’impegno di collaborazione siglato una prima volta a settembre a Castelnovo Monti tra i due parchi nazionali a diversi estremi del globo e da Alessia Paganini, agronoma forestale, intervenuta al meeting sull’outdoor.
“Collaboriamo con un Parco cinese che ha potenzialità molto superiori alle nostre, ma che opera al pari nostro su un territorio di media montagna – afferma Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale cinese – eppure affrontiamo lo stesso bisogno delle popolazioni del mondo di avere spazi di vita, dove outdoor e rapporto con la natura si unisce alla vita urbana. Proprio mentre l’Italia rinuncia all’accordo della Via della Seta a favore di accordi bilaterali, questa collaborazione è un esempio di buone pratiche, perché il mondo ha bisogno di collaborare assieme e le relazioni tra i continenti sono di importanza assoluta a fronte dei rischi globali che viviamo. Tra i temi di cooperazione che svilupperemo anche quello dei valori dell’Unesco”.
Nella giornata del meeting a fianco di Gabriele Arlotti e Alessia Paganini c’erano i vertici del Parco nazionale di Wugong, tra cui la direttrice Chen Qiong, salita a settembre in Italia, il presidente del Parco nazionale di Wugong, Xu Jianzhong, la vicesindaca della città di Pingxiang City nella provincia di Jiangxi che conta 45 milioni di abitanti.
“Abbiamo osservato un Paese in forte crescita dove, pur nella recente storia dei Parchi nazionali (in totale sono 187 i primi istituiti nel 1982, quello di Wugongshan istituito tra gli ultimi nel 2005), il tema della tutela ambientale è oggi ben presente – osserva Arlotti intervistato dalla locale tv cinese-: tra canne di bambù e picchi spettacolari che si possono raggiungere con una incredibile scalinata di 1000 gradini e un percorso mozzafiato sul vuoto è possibile qui godere di un panorama davvero unico, tra vette, prati d’alta quota foreste subtropicali, oggetto di attrazione per il popolo cinese e non solo. Lontano scorre il treno magnetico che conduce milioni di persone alle grandi metropoli cinesi. Il tema della tutela ambientale e del contrasto al cambiamento climatico, abbiamo scoperto essere oggi sentito in Cina”.
Allo scambio dei doni, the cinese e una tazza rappresentante le casette europee, hanno partecipato anche il sindaco della municipalità di Wanlong mountain, Peng Si, e la responsabile della promozione del Parco nazionale di Wugong, Sin Lin Wei.