“Il famoso Carlo in Francia che ne ha fatte molte, di cotte e di crude, come dice la leggenda, sembra aver trovato un emulo, 13 secoli dopo, nel sindaco di Ventasso che, dopo poco più di due anni di governo, può annoverare varie imprese che, per il loro intrinseco contenuto negativo, impongono ad una responsabile opposizione consiliare di segnalarne il tenore ed evidenziarne il danno alla cittadinanza e alla pubblica opinione”.
Così tuonano i consiglieri comunali Luca Cecchi, Emiliano Pedrini ed il Paolo Bargiacchi- Capogruppo di “Vivere Ventasso”.
In una nota stampa affermano che “le ultime due, assai pesanti per i cittadini, prima ancora che eclatanti e clamorose, sono, ovviamente, l’approvazione del provvedimento di soppressione di una sede di guardia medica in montagna e guarda caso proprio quella di Ventasso con la sua conseguente chiusura e, a seguire, senza colpo ferire e senza raccogliere il grido di dolore della cittadinanza (ancorchè con il tardivo rimpianto della precedente Amministrazione che peraltro ne aveva già fatto tacita accettazione), dell’unico e ultimo sportello bancomat a Ligonchio. Apprezziamo in proposito il tentativo encomiabile dell’onorevole Malavasi di richiamare e coinvolgere il Governo ad una doverosa attenzione alle problematiche delle aree più interne”.
I consiglieri affermano che “ci saremmo aspettati, per l’una e per l’altra impresa, un battage politico-amministrativo con il necessario coinvolgimento dell’Unione dei Comuni e della Provincia, prima ancora che della stessa AUSL e, ancor prima, della popolazione sempre più spogliata di servizi essenziali a tutela della salute e della sicurezza sanitaria, oltre che del benessere del numeroso gruppo di anziani che tuttora vi risiedono. E invece, non solo non è pervenuto un doveroso atto di scusa ai cittadini e magari il coinvolgimento delle opposizioni consiliari per mettere insieme un’adeguata forza d’urto, capace di invertire la purtroppo negativa tendenza, ma addirittura abbiamo dovuto assistere ad una improvvida declamazione (sulla stampa) e rivendicazione (in pubbliche riunioni) di corretta e brillante gestione del Comune”.
“Si passano così in archivio e si mettono sotto il tappeto come la polvere – tuonano - le vicende della Casa della Carità di Busana come la sede distaccata dei Vigili del Fuoco di Collagna e il trasferimento in un’unica sede del servizio di assistenza domiciliare prima dislocato, giustamente, in tutte e quattro le municipalità; servizi e funzioni, purtroppo, oggetto di allontanamento e di abbandono rispetto ai cittadini, così come il Circolo di Cerreto Alpi, la cui sede non si riesce ancora (o non si vuole) trasferire alla proprietà degli Usi Civici, contravvenendo a delibere regionali e comunali in tal senso oltre alla persistente chiusura (da più di 5 anni) del Palaghiaccio, nonostante i significativi finanziamenti pervenuti con l’impiego, in aggiunta, di importanti danari del Comune, finanziamenti pervenuti prima che si illustrassero alla popolazione l’entità, la destinazione delle risorse disponibili e meno ancora un qualche indicativo cronoprogramma per quel che resta ancora da fare. E che dire dell’incredibile vicenda dell’affossamento definitivo da parte del Comune del primo stralcio della ciclovia Lago- Passo al Cerreto proposta dal Parco Nazionale a sue spese con il rammarico della Turismo Appennino degli Usi Civici e di tutti gli operatori turistici locali?”.
E poi ancora, "lo ricordiamo solo per cenni, il caso del Rifugio di Pratizzano (chiuso e dimenticato da oltre un anno e destinato a rimanere tale per molto altro tempo); il Campeggio di Cervarezza, la struttura che accoglie il maggior numero di “presenze turistiche” della Provincia, ma che dal Comune di Ventasso (proprietario) non riesce ad avere, dopo mesi, l’inizio dei lavori a spese del gestore, di allacciamento alla banda larga, strumento indispensabile per gli oltre 800 posti letto di cui dispone; né si è in grado di stimolare chi di dovere per la cura di infrastrutture e viabilità fondamentali (Ponticelli-Guadi provvisori a Borcale e SS 63), mentre riesce benissimo e velocemente l’innalzamento della TARI per i cittadini e in modo vieppiù più considerevole per i propri operatori economici e commerciali (nonostante i fondi fusione) e quant’altro ancora, ben noto ai cittadini per effetto delle nostre precedenti, doverose segnalazioni”.
E concludono: “Ci auguriamo anche che la riapertura del ristrutturato, adeguato e rammodernato ufficio postale di Busana non si accompagni con la chiusura ventilata di altro sportello sul territorio. Possiamo chiederci perché, in tale situazione, si aspetta ancora a chiedere collaborazione (previo coinvolgimento) e intervento di tutte le forze consiliari e sociali del Comune per giungere a qualche risultato positivo? Noi vogliamo bene a questo territorio e ci fa francamente male piangere sul latte versato e sollevare polemiche nei confronti delle Istituzioni preposte; ma fa ancora più male vedere il progressivo ed inarrestabile degrado dei servizi che sono stati faticosamente realizzati e mantenuti vivi in passato nonostante l’endemico, negativo andamento demografico e la non sempre vigile attenzione dei superiori organi istituzionali. Vogliamo provare, a far qualcosa insieme, ad aiutarci reciprocamente a sostenere e migliorare l’attuale situazione? Noi del gruppo “Vivere Ventasso” ci siamo e aspettiamo fiduciosi confidando, ancora una volta, nel ravvedimento degli attuali responsabili di questo indubbio deterioramento”.
A me sembrerebbe potersi dire che la chiusura ”dell’unico e ultimo sportello bancomat a Ligonchio” rappresenti un po’ l’epilogo della progressiva diminuzione o perdita di servizi, che pare inarrestabile, cui è andato via via incontro il nostro territorio montano, quello del Crinale in particolare, nell’arco di un certo qual numero di anni, nel senso che il fenomeno è oggettivamente già in atto da diverso tempo a questa parte.
Talché il plauso al “tentativo encomiabile dell’onorevole Malavasi di richiamare e coinvolgere il Governo ad una doverosa attenzione ..”, pare omettere una domanda affatto secondaria, ossia il chiedersi cosa abbia fatto il PD a tutela delle aree interne durante il lungo periodo in cui ha avuto responsabilità di governo ai vari livelli istituzionali (forse gli è mancata la “vigile attenzione” citata in queste righe).
Così come è abbastanza improbabile, se non inverosimile, che le molteplici “criticità” segnalate dal Gruppo consiliare Vivere Ventasso siano ascrivibili soltanto alla Amministrazione attualmente in carica, senza alcuna precedente “responsabilità” politica, e giustappunto una tale consapevolezza potrebbe fors’anche rientrare tra le ragioni che portano detto Gruppo alla lodevole proposta di collaborazione.
Nel leggere parole quali “vogliamo provare, a far qualcosa insieme, ad aiutarci reciprocamente a sostenere e migliorare l’attuale situazione?”, viene da pensare che si voglia far rivivere o ricostruire lo spirito unitario che, se del caso, animava la Comunità Montana, e che avrebbe forse evitato o contenuto la perdita di servizi (ma quell’Ente non c’è irrimediabilmente più, e la sua fine ha una paternità politica ben precisa)
P.B. 08.12.2023
Non ha verosimilmente torto P.B. quando si chiede cosa abbia fatto il PD a tutela delle aree interne, ma ciò a mio avviso non è sufficiente per “assolvere” la giunta comunale in carica, che dopo oltre due anni, a detta della stragrande maggioranza dei cittadini, ha cambiato poco o nulla. È troppo facile usare come scusa “gli altri hsn fatto peggio”, anche perché questa stessa obiezione potrà essere sollevata dalla prossima giunta in carica riguardo a quella attuale, finendo in una spirale in cui non vince chi fa meglio ma chi fa meno peggio.
Non condivido che Carlo di Francia abbia trovato un emulo nel Sindaco di Ventasso; Carlo di Francia ne avrà fatte tante, ma sarà sempre un dilettante di fronte alle grandi menti di chi, da sempre o quasi, hanno amministrato questi Comuni montani, Provincia e Regione e come li hanno ridotti.
Una qualunque mente libera da ideologie partitiche dovrebbe rendersi conto di come sono stati ridotti questi territori montani in questi 50/60 anni, spopolamento totale, dissesto, abbandono e chiusura di tante attività pubbliche e private; c’era persino un punto nascite, ma, se ho compreso bene, sembra sia stato chiuso per il bene dei nascituri e delle partorienti, vi sembra normale?; se abbiamo ancora qualcosa su questi paesi il merito è dei vari imprenditori locali, dei titolari di attività commerciali e delle Associazioni locali.
In questi anni il potere politico non solo non ha sostenuto le infrastrutture necessarie su queste terre, alcune di queste persino avviate, ma ha sostenuto i NO a tutto che da sempre si oppongono a qualsiasi opera, dalle fondovalli, alla Diga di Vetto e ad ogni altra opera che avrebbe garantito un futuro agli imprenditori locali in termini di viabilità, lavoro e turismo; in questi decenni questi territori sono stati trasformati in riserve per lupi e cinghiali, a cui non servono sportelli bancari, guardie mediche, punti nascita, viabilità e altro.
Finalmente oggi c’è una Amministrazione che vuole opporsi alla mentalità dei NO a tutto e della politica che li sostiene, che vuole ridare una speranza a queste terre montane, ma rimettere insieme i “cocci” di ciò che resta è un’opera titanica, resa ancora più difficile se qualcuno invece di collaborare per il bene del territorio, si adopera a mettere i bastoni tra le ruote su tutto.
Mi sembra che da parte di qualcuno il detto “mal comune mezzo gaudio” sia il male minore, follia pura, ciò porterà alla fine di tutto; credo che chi ha perso le elezioni deve depositare l’ascia di guerra e collaborare con chi le ha vinte, anche se per pochi voti, ma deve essere una collaborazione fattiva e non una collaborazione come darebbe Hamas ad Israele; deve finire il clima di litigiosità in atto nei vari Consigli Comunali, come già denunciato dall’ex Sindaco Manari, della cui intelligenza non ho dubbi.
Abbiamo bisogno della politica del fare e non della politica del NO a tutto, e questa Amministrazione ci sta provando, spero trovi la forza di rimettere il treno sul binario giusto, compreso quello che doveva arrivare a Vetto e Castelnovo; se non ci riuscirà non serviranno sportelli bancari o guardie mediche, sarà la fine di tutto, a lupi e cinghiali non servono, per la gioia di chi vuole questo da anni; ma ricordiamoci che la colpa sarà solo ed esclusivamente di noi montanari, ciechi e ubbidienti al potere politico che ha ridotto i paesi montani in questo stato; ma difficilmente apriranno gli occhi, più comodo tenerli chiusi; più comodo fare dallo struzzo.
Da parte mia vorrei fare qualcosa, fare di più, ma l’anagrafe non fa sconti, alla mia età posso ricoprire cariche da Presidente di Enti o di Associazioni, ma non potrò mai caricarmi di responsabilità e di mille impegni, impegni anche fisici che solo i più giovani possono affrontare, sono certo che il giovane Sindaco Enrico Ferretti non “barcolla” quando fa le scale, anche se a volte fa Ramiseto Ligonchio tre volte in un giorno, inoltre gode del sostegno di Assessori e Consiglieri di notevole valore, e questo credo che anche la Minoranza dovrebbe ammetterlo.
Recentemente ho appreso che il Consigliere Emiliano Pedrini è confluito in Italia Viva, ottima scelta, Italia Viva è composta da persone di valore, persone che pensano al bene dell’Italia, spero che questa scelta faccia capire al Consigliere Emiliano quali sono i veri valori di questi territori, che non sono quelli del NO a tutto e che questa Amministrazione non sta lavorando per il male del territorio.
Vede giusto a mi avviso Lino Franzini, o non va comunque lontano dal vero, quando scrive che rimettere insieme i “cocci” di ciò che resta è un’opera titanica, mentre c’è qualcuno che dà invece l’idea di pretendere e reclamare dai nuovi Amministratori, ossia quelli che hanno sostituto i precedenti, di andare in fretta – quasi possedessero una bacchetta magica – nel rimediare ad una situazione venutasi a determinare nel corso di non pochi anni, durante i quali le criticità e problematiche si sono andate via via sovrapponendo e sedimentando.
Mi sembrerebbe francamente una pretesa irrealistica, se non irricevibile, che pare tuttavia ripetersi anche a livello nazionale nell’assistere alle molteplici critiche di “insolvenza” rivolte al Governo in carica riguardo a diverse e datate tematiche, rimaste a lungo irrisolte, o in sospeso, e per le quali si vorrebbero oggi rapide ed esaustive risposte dagli attuali governanti, nel senso che avanza critiche chi dovrebbe semmai riceverle, una sorta di mondo alla rovescia, o al contrario, secondo il titolo di un libro che ha riscosso non poca attenzione.
Io mi auguro che la proposta avanzata dal Gruppo consiliare Vivere Ventasso, per migliorare l’attuale situazione, tenga conto del “pregresso”, o quantomeno della corresponsabilità politica – quanto al crearsi della attuale situazione – di chi ha guidato negli ultimi decenni le amministrazioni locali montane, il che scagiona di fatto chi è arrivato dopo, o ne attenua comunque le responsabilità, circa i supposti ritardi o altre presunte “colpe” (il puntare ad uno sforzo collegiale può forse dar vita ad una nuova partenza, sperabilmente fruttuosa).
P.B. 09.12.2023
Vedendo quest ‘ultimo commento dove ci si erige ad essere risolutore delle malefatte precedenti, mi fa sorridere,
Come se negli anno precedenti il tempo non ci fosse stato.
Abbiamo attraversato momenti sterili, nei nostri comuni, dove anche l’amministrazione Manari ha contribuito allo sfacelo.
Se poi ora mi si parla di Italia Viva bhe altro non posso che ridere a crepapelle .
Ci mancano solo i Renziani a dare il colpo di grazia al comune di Ventasso.
Io mi chiedo a questo punto se avete capito il messaggio della minoranza?????
Peno che offrire collaborazione in un momento di palese difficolta amministrativa sia da ritenersi come l’evoluzione della politica, direi politica2.0.
Io personalmente apprezzo molto e penso anche i cittadini.
Siamo stufi di bagarre.
Umilta e coraggio di mettersi in gioco.
Complimenti alla lista Vivere Ventasso.
(Montanaro)
L’ arringa colorita , citata dal commentatore-P.B., ci vuole illustrare pareri personali che difficilmente trovano appoggio e riscontro.
I fatti attuali , riportano a una staticità allarmante dell’amministrazione in carica che forse dovrà ancora trovare la strada giusta da percorrere,;
La vita ci insegna che l’esperienza da sempre è ragione.
Fare il processo al passato non peno che posa aiutare nessuno se non il solo fatto di accentuare polemiche gratuite.
Fare invece il punto sulla situazione attuale mi sembra costruttivo e se invece che l’arroganza , ci vestissimo di umiltà , ci accorgeremmo che collaborare è più utile che litigare.
Le difficoltà tangibili del territorio , i potrebbe tentare di risolverle invece che camuffarle .
La popolazione residente e non, ha necessità ri fatti, di risposte, non di colpe.
Le colpevolizzazioni le lasciamo a chi ha tempo da perdere, la lista di minoranza Vivere il Ventasso ha scelto la collaborazione e io l’apprezzo molto.
Ai posteri ardua sentenza
(Montanaro)